Sabato di pedonalizzazione ieri a Serravalle in occasione del Trail dei Cimbri (qui l’articolo), accompagnato da altri eventi, sportivi come l’inaugurazione del progetto “Naturalmente Vittorio Veneto” e, nel pomeriggio, per le famiglie.
Il vicesindaco con delega allo sport e al commercio Gianluca Posocco traccia un primo bilancio della giornata: “Non c’è stato un pienone. Molti hanno optato per una giornata al mare o al lago, anche se dal tardo pomeriggio sono iniziate ad arrivare a Serravalle molte famiglie con bambini. Da un punto di vista sportivo, la giornata è andata molto bene. Per il resto, invece, mi aspettavo qualcosa di più”.
Il caldo pare non aver invogliato la gente ad arrivare nel centro storico chiuso alle auto. Qualche lamentela è stata sollevata dagli operatori economici di Serravalle.
“Ho dialogato con i vari commercianti – prosegue Posocco -. E in spirito di collaborazione mi sono state fatte alcune critiche costruttive. Tutti d’accordo che quella di oggi è una sperimentazione. Chiaro che se non fai delle prove, non potrai mai migliorare. L’alternativa è non far niente. Ringrazio tutti per i consigli che mi sono stati dati: solo così si va avanti tutti insieme come città”. Tra i suggerimenti rivolti all’amministrazione c’è stato quello di lasciare aperta, in situazioni simili, via Tandura, senza più fermare i veicoli all’altezza dell’ex “Le Carni”.
Il Trail dei Cimbri ha richiamato appassionati di corsa in montagna non solo locali ed italiani, ma anche stranieri. A vincere i 25 chilometri, ad esempio, è stata una donna francese.
“Come l’UltraCycling in corso in centro città, anche il Trail è stata una manifestazione che può dare risalto alla nostra città – evidenzia il vicesindaco -. Qualcosa di nuovo nell’aria c’è e si muove e ora dobbiamo ragionare come territorio per rilanciarlo”.
La chiusura di Serravalle ha creato qualche disagio. Diverse le telefonate ricevute dal centralino della Polizia locale nel corso della giornata da cittadini che non sapevano quale strada prendere per uscire dal centro storico pedonale, ma anche da qualche automobilista che, non avendo aggiornato le mappe del navigatore e affidandosi al solo sistema, non riusciva a superare la chiusa di Serravalle non sapendo dell’esistenza del traforo di Santa Augusta.
Molto trafficata la rotatoria di via Carso con tante auto dirette a nord via traforo, verso la montagna o i laghi, nel corso della mattinata. A Sant’Andrea all’incrocio della chiesa erano schierati numerosi volontari di Scuola di Maratona per fornire indicazioni agli automobilisti poco pratici o poco informati sulle modifiche viarie.
(Foto: per gentile concessione di Gianluca Posocco).
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