Stamane le celebrazioni in onore del 4 Novembre, del Milite ignoto e di Camillo De Carlo. Il colonnello Cadeddu: “Dimentichiamo 650 mila morti ma festeggiamo la Befana”

Mattinata di commemorazioni quella odierna a Vittorio Veneto, nella Città della Vittoria dove il 30 ottobre entrarono vittoriose le truppe italiane dopo la Battaglia del Solstizio, durante la quale è stata celebrata la festa delle Forze armate, dell’unità nazionale, i cento anni del Milite ignoto e la figura del Vittoriese Giacomo Camillo De Carlo, medaglia d’oro al valor militare, il cui ultimo desiderio fu quello di essere sepolto nella chiesa di Calalzo: se per alcune questioni burocratiche il suo corpo giace ancora nel cimitero di San’Andrea a Serravalle nella giornata di oggi una targa verrà portata lì dove voleva riposare.

De Carlo fu, inoltre, tra gli 8 decorati che ebbe l’onore di portare la bara del Milite ignoto all’Altare della Patria di Roma.

Presenti in Piazza del Popolo, sotto gli occhi di molti cittadini e dei rappresentanti delle varie associazioni combattentistiche e d’arma, i sindaci di Vittorio Veneto e di Calalzo di Cadore e il senatore Luca De Carlo, il vicesindaco Gianluca Posocco, i primi cittadini di Follina, Cordignano, Sarmede e Colle Umberto, l’europarlamentare Antonio Da Re, il colonnello Lorenzo Cadeddu, l’ingegner Luigi Marson, il presidente dell’associazione “Minuccio Minucci” e numerose altre autorità civili e militari.

Ben tre invece i picchetti militari presenti in piazza: i Lanceri del 132esimo reggimento artiglieria Ariete quello dell’11esimo reggimento Bersaglieri e la fanfara dei bersaglieri, le cui note hanno scandito la cerimonia.

Due sono stati i momenti sicuramente a più alto effetto emotivo: la deposizione di una corona d’alloro ai piedi del Monumento ai Cavalieri in onore dei combattenti caduti e l’omaggio di undici rose da parte di altrettanti madri vittoriesi a rappresentanza di tutte le donne che hanno perso i loro cari durante la guerra.

Le salme dei soldati furono riesumate da 11 campi di battaglia e tra queste Maria Maddalena Blasizza scelse quella che divenne il simbolo di tutti i caduti senza nome.

“La giornata del 4 novembre, che quest’anno per vari motivi è stata celebrata oggi, – spiega il sindaco Miatto – è sempre stata una data significativa per la città visto anche quello che Vittorio Veneto rappresenta su questi temi.

Presenti in piazza anche numerosi studenti delle scuole vittoriesi. “È molto importante – continua il sindaco – che le giovani generazioni sappiano quello che è successo e che vengano trasmesso loro determinati valori, portando avanti la memoria e l’insegnamento dei fatti“.

“Le comunità di Calalzo e di Vittorio Veneto sono sempre state vicine anche nella voglia di adempiere ai desideri di Giacomo Camillo de Carlo – spiega il senatore e sindaco del comune cadorino Luca De Carlo – e questa targa a lui dedicata simboleggia proprio questo. De Carlo simboleggia sicuramente il secolo scorso e ha voluto essere generoso con il territorio che lo ha ospitato come Vittorio Veneto. Per noi rimane comunque un grandissimo orgoglio che lui abbia scelto di essere tumulato nel Comune che io rappresento”.

“Oggi, oltre al Milite ignoto, si ricorda anche Giacomo Camillo De Carlo medaglia d’oro al valore militare – spiega il presidente della fondazione “Minuccio Minucci” Luigi Marson – e che sicuramente diede un contributo importante nella Battaglia del Solstizio in quanto fu spia oltre le linee nemiche nella sua Vittorio e fornì preziose informazioni per l’ultima vittoriosa offensiva nel giugno del 1918″.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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