Stelle cadenti: il picco sarà il 13 agosto. Parola agli astrofili di Vittorio Veneto 

Le stelle cadenti "immortalate" a Milies (Segusino)
Le stelle cadenti “immortalate” a Milies (Segusino)

Immerso nel silenzio dei boschi e lontano dall’inquinamento luminoso dei centri urbani, il prato dell’Ostello Saint-Jory nel borgo di Milies, si è offerto come luogo ideale per una serata dedicata all’osservazione delle stelle

In molti ieri sera, giovedì, hanno raggiunto la frazione di Segusino – avvolti da felpe e coperte – per assistere ad una vera lezione di astronomia a cielo aperto tenuta dagli esperti dell’associazione Astrofili di Vittorio Veneto. I tecnici dell’associazione Stefano Morando e Diego Tomasi, collegati in streaming dall’osservatorio di Piadera (Fregona), hanno trasmesso e commentato in diretta le immagini catturate dai telescopi. 

Gli astrofili hanno spiegato le diverse fasi di vita degli astri e in particolare l’origine del fenomeno delle “stelle cadenti” associato alla magica notte di San Lorenzo. “Le stelle cadenti non sono che pulviscolo, composto da particelle di poche decine micron, o frazioni di millimetro, lasciato da una cometa lungo la sua orbita – spiega Silvano Tocchet, presidente dell’associazione Astrofili di Vittorio Veneto – . Verso la metà di agosto l’orbita della Terra attraversa lo sciame meteorico delle Perseidi dando vita al fenomeno delle stelle cadenti, o lacrime di San Lorenzo, quando le particelle di pulviscolo vanno a schiantarsi letteralmente contro la nostra atmosfera esplodendo per il forte attrito e creando quelle scie luminose che possiamo vedere ad occhio nudo”. 

Grande affluenza a Milies per la serata

“In realtà – prosegue Tocchet – le stelle cadenti sono visibili tutto l’anno, ma le Perseidi sono particolarmente famose perché portano con sé uno sciame meteorico particolarmente abbondante. Quest’anno il picco massimo di visibilità del fenomeno è atteso la notte del 13 agosto. Gli strumenti migliori per osservarle? Bastano un bel cielo limpido, un orizzonte libero e una buona dose di pazienza”. 

Gli esperti dell’associazione astrofili, grazie al telescopio, hanno permesso al pubblico di osservare oggetti infinitamente più piccoli e molto meno luminosi delle stelle cadenti focalizzandosi sulle costellazioni tipiche del cielo estivo. “Abbiamo fatto un po’ di geografia del cielo – spiega il presidente – concentrandoci sulla costellazione della Lira, del Cigno e dell’Aquila che caratterizzano il cielo di agosto. A queste appartengono le stelle del triangolo estivo ovvero Vega, Deneb e Altair”.

In particolare gli astofili hanno mostrato la bellissima nebulosa di forma anulare che contraddistingue la costellazione della Lira. “Si tratta una bolla di gas a 5000 anni luce che con il nostro telescopio si vede piuttosto bene. È stata la nostra prima osservazione guidata via streaming – conclude Tocchet – Una cosa abbastanza complicata da fare, ma come primo esperimento è andato molto bene. Il nostro telescopio da 60 cm è molto potente e con poche decine di secondi di esposizione ci consente di vedere oggetti a milioni di anni luce”. 

La serata astronomica di ieri si inserisce nell’ambito della rassegna “Crode. Musica,parole, paesaggio” promossa dal Comune di Segusino insieme al Coro di Stramare, alla Pro Loco gli amici di Borgo Milies e AmareStramare, che proseguirà con altri tre appuntamenti fino al 17 settembre. 

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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