Guardando in alto, tra le verdi colline vittoriesi, sorge il Monte Altare e, su esso, nel 1953, è stata eretta una grande croce che domina la città. Punto di riferimento e simbolo del paese da oltre 70 anni, dal 1° maggio la croce è stata parzialmente coperta da una misteriosa bandiera rossa.
La bandiera rossa, storicamente, è un’emblema socialista e comunista, riconducibile in particolare alla sinistra rivoluzionaria e alle tradizioni socialdemocratiche e sindacali. All’alba della Festa dei Lavoratori è comparsa sul Monumento ai Caduti di tutte le guerre e, ad oggi, si trova ancora lì.
A farsi avanti sulla questione è stato Michele Bastanzetti, ex membro del consiglio di quartiere di Ceneda, il quale ha scritto direttamente al sindaco Antonio Miatto per chiedere la rimozione immediata della bandiera: “Dall’alba del 1° maggio sventola sulla Croce del Monte Altare un grande drappo rosso. Quello è un Monumento ai Caduti di tutte le guerre, un luogo iconico della città e un potente simbolo della religione cattolica. Non credo che tale esposizione sia stata autorizzata, non mi risulta sia stata rivendicata e motivata, non si sa fino a quando la bandiera sia destinata a rimanere in quel luogo che trovo fortemente improprio”.
Ad oggi gli autori e il movente di tale gesto non sono ancora stati identificati. Il primo cittadino ha fatto sapere che “il Comune tornerà operativo lunedì ma, nel frattempo, confido che chi l’ha apposta provveda autonomamente. Simili azioni diventano proditorie quindi fasciste, irrispettose del pensiero altrui”.
Aggiornamento di domenica 5 maggio
Nelle scorse ora la bandiera rossa è stata rimossa. Da questa mattina la Croce del Monte Altare è tornata pertanto a mostrarsi nella sua interezza
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