Un lampione acceso e uno spento contro il caro bollette, i vittoriesi plaudono alla scelta del sindaco. E ora scatta la nuova fase: “Spegneremo anche i monumenti”

E’ scattato operativamente da una decina di giorni il piano di contenimento della spesa energetica da parte del Comune di Vittorio Veneto. La stima, in assenza di provvedimenti, è di spendere mezzo milione di euro in più a causa del caro bollette che sta interessando tutti, dagli enti pubblici ai cittadini alle imprese.

“Il piano di contenimento dell’illuminazione stradale sarà progressivo – spiega il sindaco Antonio Miatto -. Siamo già partiti con le prime vie, dove al calare del buio un lampione è acceso e uno è spento. Un po’ alla volta agiremo da nord a sud della città, tenuto conto che abbiamo 110 linee che comandano 7mila lampade circa“.

Il taglio delle luci – già visibile lungo le principali strade cittadine – non è passato inosservato ai vittoriesi. “Ho avuto riscontri positivi su questo provvedimento” dice Miatto. Lo conferma anche il vicesindaco Gianluca Posocco: “Molti vittoriesi, consapevoli che il provvedimento serve a risparmiare, hanno condiviso questa nostra azione. Anzi: c’è chi mi ha contattato indicandomi precise zone dove spegnere”.

Dopo l’illuminazione stradale, si passerà ai monumenti. “Le luci che li illuminano sono ancora accese, ma a giorni procederemo anche con questo secondo step – annuncia Posocco -. In alcuni casi i monumenti saranno completamente spenti, in altri l’illuminazione sarà garantita fino alle 24”.

Tra illuminazione stradale, di edifici comunali e di monumenti il Comune spendeva, prima del caro bollette, circa 700 mila euro. Anche sul riscaldamento si è messo mano: è stato dato mandato di ridurre di un grado, in altri di due, la temperatura all’interno di scuole, palestre ed uffici comunali.

(Foto: archivio Qdpnews.it)
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