Via Rizzera diventa Corso con la “Promenade climatica”

Un rendering del progetto vincitore

Una via Rizzera più “green” e a misura d’uomo: sono stati presentati oggi venerdì i progetti saliti sul podio del concorso di idee bandito dall’amministrazione comunale di Vittorio Veneto per la “riqualificazione di via Rizzera, nel tratto che incrocia a nord con via Pasqualis e a sud con via Celante”.

Lo status quo

Strada di antica memoria in località Ceneda, via Rizzera oggi è caratterizzata dalla presenza di un doppio filare alberato e da ampi controviali che, dalla parte iniziale a sud vanno a restringersi salendo verso nord, per sparire del tutto nella parte finale. A sud si diparte dalla strada statale 51 di Alemagna in corrispondenza del monumento noto come “Vittoria Alata”. 

Antonio Miatto insieme al vincitore del concorso di idee, Davide Felloni

Oltre ad essere un importante nodo stradale, via Rizzera è caratterizzata dalla presenza di edifici storici di notevole pregio architettonico. Fra tutti villa Manfredi De Blasis, il Complesso Missioni della Consolata e l’ex biscottificio Colussi.

Su via Rizzera convergono, inoltre, via del Lavoro che porta al casello autostradale di Vittorio Veneto sud e via Franceschi che porta alla scuola materna Rodari e, oggi, alla nuova sede dell’Agenzia delle Entrate, e via dello Stadio che porta alla scuola secondaria di primo grado Lorenzo da Ponte.

Un rendering del progetto vincitore 

“Quando le idee sono ben definite, si procede subito all’individuazione dei fondi necessari per poi proseguire con le fasi operative – ha dichiarato il sindaco Antonio Miatto -. Abbiamo moltissima carne al fuoco, un cantiere dopo l’altro e siamo in una buona fase di avanzamento. Per quanto riguarda la piazza di Ceneda, la biblioteca, l’aerocampo e via Rizzera, stiamo lavorando per dare ai progettisti delle guide. Via Rizzera è la porta della nostra città quindi merita attenzione.

Abbiamo pensato che, visti i molti elementi da trattare (sicurezza, illuminazione, sottoservizi e il verde) e che devono convivere in una nuova realtà, era meglio raccogliere idee innovative per arrivare a una decisione finale e procedere. Il nostro dirigente ingegnere Alessandra Curti ha pensato che la strada del concorso di idee fosse perfetta ed è quindi decollata. Nessuno di questi progetti avrà corso: sono un insieme di elementi che porteranno i progettisti al vero progetto” ha concluso il primo cittadino.

Il “progetto menzionato” di  Nicolò Privileggio

Il concorso di idee

L’amministrazione comunale ha voluto bandire nel 2021 un concorso di idee per avere l’opportunità di acquisire proposte ideative nuove, con l’obiettivo di riqualificarla per darle una nuova identità, valorizzandone i suoi elementi caratteristici.

A tutti i partecipanti sono state fornite le “linee guida alla progettazione”, che specificavano l’ambito del concorso e i nodi che i partecipanti erano chiamati ad affrontare e risolvere: mantenimento del doppio senso di marcia nel tratto compreso tra la Vittoria alata e via Perucchina; riqualificazione dei controviali per destinarli a viabilità pedonale e ciclabile; realizzazione e organizzazione degli spazi per la sosta; riqualificazione dell’illuminazione pubblica; riqualificazione del verde; messa in sicurezza di alcuni tratti stradali; realizzazione di idonei passaggi pedonali in corrispondenza delle scuole; studio dell’arredo urbano e la riqualificazione dell’ingresso sud della città con particolare attenzione alla Vittoria alata.

Ad ogni partecipante è stato chiesto di predisporre un elaborato grafico in formato A1 e una breve relazione (massimo una pagina) per mettere in evidenza i concetti espressi graficamente. Ai partecipanti è stata, inoltre, chiesta una prima valutazione dei probabili costi dell’intervento e dei successivi costi di manutenzione. Nei termini assegnati sono pervenute 11 proposte progettuali da diverse parti d’Italia.

Scaduti i termini per la presentazione, è stata nominata la commissione giudicatrice formata da Emanuele Colombo, Paola Bandoli e Franco Frison.

L’architetto Curti ha ringraziato “i commissari per il lavoro svolto. Un ringraziamento va anche alle colleghe che hanno svolto tutta l’attività amministrativa indispensabile per la buona riuscita del concorso: l’architetto Maria Cristina Scalet, in qualità di segretaria della Commissione, e la signora Emanuela Sitta che ha curato tutto il lavoro dietro le quinte (e, anche se non si vede, è veramente tanto)”.

Il progetto vincente di Davide Felloni

La Commissione giudicatrice si è riunita martedì 24 maggio per la valutazione dei progetti procedendo con il sistema del “confronto a coppie” secondo i 5 criteri di qualificazione previsti dal bando: qualità architettonica, qualità dell’inserimento paesaggistico e qualità ambientale e agronomica nella proposta; coerenza della proposta nel rispetto delle indicazioni delle Linee guida alla progettazione; accuratezza e approfondimento della proposta; costi di realizzazione dell’opera; costi di manutenzione dell’intervento.

La graduatoria finale 

Terzo classificato è stato l’architetto Federico Zuanier di Venezia, autore di “un progetto equilibrato, in particolare nella definizione della sezione stradale. Le diverse funzioni sono individuate e riconoscibili. L’alternanza dei tramiti e dei luoghi di aggregazione restituisce misura all’intero asse. Il progetto introduce una partitura lungo l’asse della strada rendendola omogenea e calibrata sulle diverse funzioni e punti di interesse”.

Secondo classificato l’architetto Patrizia Scrugli di Milano: “Pur mantenendo una struttura tradizionale del viale, presta particolare attenzione ad alcuni luoghi riconoscibili e identitari, trasformandoli in luoghi di aggregazione, anche rimarcati dall’introduzione di nuove essenze arboree. Vengono separati i flussi veicolari ad ovest e ciclopedonali ad est nella parte meridionale del viale, fino all’area della Consolata. Il verde, ora frammentato, viene ricucito dando una continuità”.

Vincitore del concorso di idee è l’architetto Davide Felloni di Ferrara, il cui progetto “pur mantenendo i contenuti dei criteri introduce una nuova visione del viale, definendo anche dei nuovi princìpi formali e aggregativi. Il progetto pone attenzione agli innesti, agli spazi di prossimità, alla gerarchia dei percorsi. Il progetto inoltre dimostra un accurato rilievo dello stato di fatto che si traduce in un progetto misurato della strada. Vengono coniugati il principio ambientale, della socialità e della mobilità. Garantisce una idonea dotazione di parcheggi”.

Così come previsto dal Bando, al vincitore del concorso potrà in futuro, una volta che l’amministrazione avrà reperito i fondi, essere affidato l’incarico di redigere il progetto definitivo ed esecutivo per la riqualificazione di via Rizzera. Oltre ai vincitori, c’è stato anche un progetto menzionato “perché partendo da un inquadramento generale che individua le funzioni esterne all’asse viario, e ragionando sulle relazioni di prossimità, rende centrale l’asse stesso e valorizza gli elementi significativi del contesto. Viene mantenuta un’immagine unitaria soprattutto nella definizione dei margini verdi”. Il progetto menzionato è dell’architetto Nicolò Privileggio di Milano.

Ai primi tre classificati sono stati attribuiti dei premi in denaro: 6 mila euro al primo classificato, 3 mila euro al secondo classificato e 2 mila euro al terzo classificato.

Il “paesaggio legante” del progetto vincitore

L’idea progettuale scaturisce dalla semplice inversione dell’asse carrabile e pedonale. Il concetto di Corso alberato assume questo nuovo significato in quanto la componente biotica viene posta al centro. L’uomo, la flora e la fauna diventano gli attori di questa nuova parte di città. Il landmark “Vittoria alata”, a sud, viene celebrato con la manutenzione e miglioramento del verde nel suo intorno, innescando la creazione del nuovo spazio pubblico, proseguendo su Corso Rizzera verso il centro di Vittorio Veneto, creando un legante lineare per tutte le aree di interesse che intervallano questa porzione di territorio, assumendo differenti conformazioni all’alternarsi dei nuclei collegati. Il principio di covalenza degli attributi ambiente, socialità e mobilità permette lo sviluppo di un nuovo paesaggio, una “promenade” climatica.

La volontà di dare riconoscibilità deriva dalla lettura storica della forma urbana di Vittorio Veneto. Viale Rizzera fin dai primi anni della nascita del centro ha assunto un ruolo di importanza, facendo parte del sistema di cardi e decumani all’interno del primo castrum originario. La scelta di invertire gli assi carrabili pedonali nasce dalla volontà di dare centralità all’uomo, da qui la definizione di “Corso Rizzera”, trasformando la viabilità centrale in un grande corso pedonale ibrido, contenente una mixiate di attività sociali e agenti climatici che si inseriscono in tutte le dimensioni della quotidianità cittadina. Le azioni degli abitanti potranno essere sinergiche al ruolo del connettivo, dall’accompagnamento ai sistemi scolastici, ai nuovi spazi non referenziati ed allestibili stagionalmente.

La strategia progettuale permette la valorizzazione dei singoli attributi, che coesi permettono il funzionamento di un ecosistema covalente, nel quale, all’aumentare degli àmbiti coinvolti aumenterà la percezione del nuovo spazio urbano. A fungere da legante tra ambiente, socialità e mobilità è proprio la definizione di paesaggio legante, rappresentato dal nuovo Corso pedonale.

L’attributo ambientale viene raggiunto attraverso l’inserimento di vegetazione attiva. L’agente climatico viene inteso come componente biotica che svolge il ruolo di regolatore delle condizioni termoigrometriche del nuovo corso, trincee drenanti di raccolta delle acque meteoriche e di conseguente riutilizzo per l’annaffiatura dell’intero Corso. Vengono predilette specie non idroesigenti, autoctone e con grado di manutenzione minimo, nell’ordine delle due volte all’anno. Il verde svolgerà il compito di mostrare “ornamento” ed il funzionamento climatico e idraulico del nuovo Corso Rizzera.

La collaborazione tra cittadini e associazioni locali svolgerà un ruolo fondamentale nella creazione di una nuova vita sociale collettiva all’interno del Corso. Tutti i possibili fruitori saranno nelle condizioni di creare interazioni all’interno sia dell’asse pedonale centrale, protetto dalla strada grazie al filare alberato nuovamente ripristinato, sia del nuovo spazio verde per attività aggregative realizzato a ridosso della porta d’ingresso della città.

La nuova mobilità interna prevede, parallelamente all’inserimento di un nuovo sistema ciclabile a doppio senso, l’utilizzo degli attuali controviali come veri e propri assi carrabili, con limite di velocità di 30 km/h, e l’accentramento del sistema di trasporto pubblico in posizione baricentrica rispetto ai due complessi scolastici.

La minoranza

“Per la Giunta Miatto è scattata l’ora della campagna elettorale. In questo periodo è impegnata a illustrare progetti e proposte non attuati nei cinque anni trascorsi alla guida della città. Uno fra tutti, il concorso di idee per via Rizzera indetto due anni fa, che ha prodotto solo degli elaborati di massima”. Così Mirella Balliana e Alessandro De Bastiani della lista “Rinascita Civica – Partecipare Vittorio”.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata). 
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