Vittorio, sede vaccinale a palazzo Piccin congelata. L’Ulss2 valuta un’altra strategia per portare il vaccino alla popolazione

Sede vaccinale a palazzo Piccin congelata: l’ex quartier generale del 1. Fod, già V Corpo d’Armata, potrebbe non essere più attivato dall’Ulss 2 per ospitare le vaccinazioni anti-Covid della popolazione.

Ieri, mercoledì, il sindaco Antonio Miatto ha ricevuto una telefonata dall’azienda sanitaria e in queste ore sono attesi gli sviluppi ufficiali. “Siamo in attesa di una decisione finale da parte dell’Ulss – aggiorna il sindaco -, probabilmente ci sarà un cambio sulla strategia dei punti vaccinazione anti-Covid”.

Non più tanti punti dislocati nel territorio con capacità di un cento vaccinazioni l’ora, bensì ampie sedi – sul modello della fiera di Godega di Sant’Urbano – con capacità maggiore per effettuare 150 vaccinazioni l’ora, dotate di ampi spazi per l’attesa, anche coperti in caso di maltempo, e ampi parcheggi.

Quest’ultime due nuove caratteristiche palazzo Piccin non le ha: all’interno ha un parcheggio per una sessantina di posti auto e manca uno spazio coperto in cui le persone possano attendere la chiamata alla vaccinazione.

“E poi – aggiunge Miatto – vaccinare 150 persone all’ora vuol dire avere almeno 60 posti a sedere per il post-vaccinazione. Anche questo requisito non verrebbe soddisfatto”.

Al sindaco, ieri pomeriggio in sopralluogo a palazzo Piccin, non è rimasto che mettere in stand-by le ditte chiamate a ripristinare gli impianti luce e riscaldamento dell’aula convegni del sito militare in dismissione, inizialmente valutata adeguata dall’azienda sanitaria. “Entro oggi, giovedì, dovrebbe essere presa la decisione finale” conclude Miatto.

(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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