Vittorio Veneto, 4 novembre in tono minore, tre deposizioni e un minicorteo per il ricordare Caduti e Vittoria

Domani sarà giorno feriale come da molti anni a questa parte, dal 1977, legge 54 del Governo Andreotti, nonostante sia in atto un movimento con la richiesta ufficiale e incessante per ripristinare la giornata festiva del 4 novembre, Festa dell’Unità d’Italia, della fine della Grande Guerra e festa delle Forze Armate. Un movimento trasversale, che già si è fatto conoscere in città  (qui l’articolo) e che è appoggiato dalle associazioni combattentistiche.

Ovviamente il 4 novembre a Vittorio Veneto, la Città della Vittoria, dove il 30 ottobre 1918 entrarono le truppe italiane dopo la vittoria della Battaglia del Solstizio, non passerà sotto silenzio, anche se le restrizioni in atto permetteranno solo cerimonie “intime” organizzate dalle stesse associazioni combattentistiche con l’amministrazione comunale.

Si comincerà alle 9.30 in via Vittorio Emanuele, davanti al monumento del Cavalieri di Vittorio Veneto dove sarà deposta una corona di alloro. Quindi si proseguirà per piazza Medaglie d’oro dove indicativamente alle 9.45 sarà deposta la corona al monumento alle Brigate di Fanteria (nella foto sotto), e un mazzo di fiori sull’urna con le terre dei luoghi delle grandi battaglie della guerra.

monumenti

Alle 10 il trasferimento in piazza del Popolo, dove il piccolo corteo comprendente le autorità comunali e di rappresentanza delle associazioni d’Arma vittoriesi, concluderà le celebrazioni davanti al monumento ai Caduti del Murer con la deposizione della corona di alloro.

Non ci saranno neppure le cerimonie dell’alzabandiera in piazza: saranno già sui pennoni, per evitare il richiamo e gli eventuali assembramenti. Neppure è previsto un saluto e un ricordo della giornata ai convenuti. Insomma una cerimonia scarna e spartana, ma comunque tale da lasciare almeno un piccolo segno.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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