Marco Dus (nella foto), del Pd doppiato, De Bastiani sopra l’11 per cento, Toffoli al 5,3: per Antonio Miatto (nella foto), sindaco al primo turno, evitando un rischioso ballottaggio, c’è stato il plebiscito o poco ci manca.
Con il 56,37 percento, pari a 8.344 preferenze, Miatto è il nuovo sindaco di Vittorio Veneto. Un risultato del tutto inatteso nelle proporzioni, atteso in linea generale e visti i risultati delle Europee. Non era proprio così matematico che andasse così, ma i vittoriesi hanno chiesto il nuovo cambiamento dopo i cinque anni di amministrazione Tonon.
Grande festa nella sede della Lega in via Manin, dove in anticipo rispetto ai risultati ufficiali si è festeggiato, perché il vantaggio acquisito diventata incolmabile per le sezioni mancanti: “Manca il risultato definitivo, ma è un risultato che mi carica di grande responsabilità per la fiducia che i vittoriesi ripongono in me: ringrazio la squadra gran parte giovani, che mi hanno supportato, hanno saputo lavorare in modo coordinato ed efficace. Non sono state trasmesse false promesse elettorali, ma il nostro messaggio che principalmente voleva un cambiamento della città, rivolto ad una riappacificazione, ad un nuovo modo di lavorare, più moderno che vuole far rinascere Vittorio Veneto e far cambiare la falsa idea che sia una città morta. Ce la metteremo tutta per me la festa è appena iniziata ed è già finita, perché ci metteremo subito al lavoro”.
A mettere il suggello al successo di Miatto anche il neo europarlamentare Toni Da Re, il più votato come consigliere comunale: “Una vittoria che arriva dopo cinque anni durissimi di opposizione, dove abbiamo fatto il nostro lavoro secondo quanto richiesto dai cittadini. Allora dopo aver fatto il capogruppo di maggioranza, il sindaco, il consigliere di minoranza, ritorno a far volentieri il consigliere di maggioranza”.
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(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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