Vittorio Veneto, la Procura concede il nulla osta per i funerali di Paolo Vaj, sarà la ex moglie a decidere le date

La ricostruzione del delitto fatta dalle indagate non regge, questo dimostra che nel giallo dell’omicidio di Paolo Vaj ci sono ancora molte zone d’ombra da chiarire”. A parlare è l’avvocato Nicodemo Gentile, che assiste Roberta la moglie del 57enne ucciso nella casa di via Cal dei Romani (nella foto) il 19 luglio scorso.

In carcere accusate del delitto ci sono la compagna Patrizia Armellin 52 anni e l’amica Angelica Cormaci, 24 anni. La donna vuole infatti che sia fatta chiarezza sul delitto. Lei continuava ad amarlo anche se si erano separati da qualche tempo: “Quella notte non c’ero per salvarti – scrive sul suo profilo Facebook -. Non c’ero perché ti avevo lasciato andare a quella vita che volevi e speravo ti avrebbe reso felice. Se avessi saputo che invece ti avrebbe portato alla morte non ti avrei mai fatto varcare il cancello”.

Per questo ha incaricato l’avvocato Gentile di seguire il caso per potersi costituire parte civile nel processo. E per questo, essendo l’unica parente dell’uomo, sarà lei a disporre i funerali di Paolo ora che la procura ha concesso il nullaosta.

Roberta vuole tutelare la memoria del marito – spiega l’avvocato Gentile -, per questo ribadisce che non era una persona aggressiva e che mai ha alzato le mani con lei o chiunque altro. Un elemento questo che ribadirà a processo”. Intanto Marina Manfredi e Stefania Giribaldi, legali delle indagate, hanno chiesto un incidente probatorio per una perizia psichiatrica e un sopralluogo nella casa per ricostruire la dinamica del delitto.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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