Vittorio Veneto, gelo tra gli sconfitti: in due puntavano al ballottaggio. Dus: “Preoccupato dalle decisioni condizionate dalla Lega”

La sconfitta è stata netta e anche pesante: ci vorrà del tempo per assorbirla anche se a mente più serena, poche ore dopo i verdetti, tra le liste che hanno hanno dato battaglia alla corazzata di Miatto, si cercano di trovare anche riflessi positivi. Come Michele Toffoli, candidato per Vittorio Veneto città in movimento e Forza Vittorio, che però non ha ottenuto il pass per un consigliere comunale. “Lo avremmo ottenuto in caso di ballottaggio però – afferma Toffoli- perché nessuno si aspettava un simile exploit della Lega . E comunque noi soli contro tutti abbiamo ottenuto oltre il 5 per cento. Di questa esperienza per ora oltre a questa soddisfazione mi è rimasta una grande stanchezza per l’impegno profuso da noi tutti. Ho fatto i complimenti ai vincitori, non pensavo vincessero subito. Ora comunque lavorino. L’onda Salvini e il suicidio della sinistra hanno portato l’elezione su un piatto d’argento”. In che senso suicidio della sinistra? “ Hanno messo un agnello sacrificale, Dus, bravo ragazzo ma lasciato solo – rincara Toffoli – e così ha perso. Non meritava, la sinistra ha una grossa responsabilità, come pure l’ex sindaco che non si è ripresentato subodorando la sconfitta, messaggio che è arrivato agli elettori. Per Miatto dico che c’è un 5,3 per cento di vittoriesi che vogliono cambiare in modo positivo la città”.

Per Alessandro De Bastiani laconico il commento sul risultato. “Sinceramente ci aspettavamo molto di più; anche per i sondaggi esterni e le sensazioni raccolte si pensava di arrivare molto vicini al Dus. D’altra parte nessuno si aspettava la proclamazione del sindaco al primo turno, tutte le aspettative sono state stravolte. Se non arrivare al ballottaggio pensavamo di arrivare comunque abbastanza in alto. Ci consoliamo con un risultato a due cifre anche se è al di sotto delle nostre aspettative. Ci siamo proposti per cambiare Vittorio Veneto un cambiamento che sarebbe dovuto essere marcato da una forte discontinuità nei metodo che nei contenuti. Entriamo in consiglio comunale con due consiglieri, e da questa posizione porteremo avanti, per quanto ci sarà consentito, il nostro progetto e le nostre proposte”.

Per Marco Dus, indicato da molti come l’antagonista principe per il ballottaggio e per la vittoria con Miatto molti messaggi di sostegno e consolazione dopo il risultato del tutto negativo: “Ci abbiamo provato e ringrazio chi ci ha dato il suo voto e apprezzamento- ammette –. Pensavamo anzi di andare al ballottaggio e anche di vincere, ed è andata come è andata. La Lega in certi comuni è oltre il 60, cento, era utopico pensare di battere Salvini, mentre nei piccoli comuni è andata anche diversamente. Al di là di questo è rimasta una esperienza valida anche se negativa. Vedremo di fare la nostra parte con il gruppo di minoranza. Non ho comunque rimpianti o rimorsi: quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto, ma poi se gli elettori non ti premiano non è che si cambiano le nostre idee. Sono sereno e non certo pentito della decisione. Certo prendiamo atto di una sconfitta pesante. Auguro a Miatto buon lavoro, ma sono preoccupato per le scelte che potrebbe fare condizionato dal partito in cui milita. Non mancherà di certo comunque da parte mia il rispetto che si merita”.

Il Grande Nord, alla prima apparizione alle amministrative, non ha rimediato grandi numeri, con il suo 1,09%: “Ringrazio tutti i miei elettori che hanno creduto e riposto speranze e aspettative in me, che intendo continuare a far crescere – dice Valerio Petterle -. Questo risultato ha un valore tanto più grande se si considera che lo abbiamo raggiunto da soli senza nessuno alle spalle e senza alleanze, in poco tempo e senza risorse a disposizione. Abbiamo comunque indicato una via che sembra aver trovato risposta: Vittorio Veneto città del bio turismo e centro di ricerca oncologico di giovani talenti nelle terapie parallele e di supporto nel tumore, settore che studio da anni all’estero. E poi come è stato scritto: la pietra scartata è diventata testata d’angolo. Vedremo, il lungo cammino del Grande Nord comincia dall’ art.132 della nostra costituzione”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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