Grande raduno domenica scorsa per gli affidatari provenienti da tutto il Triveneto della razza canina più recente e apprezzata dagli appassionati, il lupo italiano.
Un raduno organizzato ormai annualmente dalla delegata locale dell’Aaali (Associazione Allevatori e Affidatari del Lupo Italiano), Giuliana Faganello nella suggestiva cornice del maneggio dell’agriturismo San Mamante, che sovrasta la città di Vittorio Veneto.
Resistente e forte, il Lupo Italiano è allevato come cane di utilità, ed è affidato dall’Aaali che cura la selezione e gli affidamenti, piuttosto complicati.
Per il Lupo italiano, particolarmente apprezzato come cane per il soccorso in superficie, su macerie, soccorso alpino, e utilizzato anche per servizi di anti-bracconaggio e ricerca di animali feriti o dispersi, soprattutto dai Forestali, la commercializzazione di esemplari della razza e l’eventuale allevamento al di fuori dell’Aaali sono vietati.
I protagonisti di questa “giovane” razza hanno infatti tutte le migliori caratteristiche del lupo selvatico come il coraggio, la robustezza, la resistenza alla fatica protratta, oltre all’acutezza dei sensi, insieme alle migliori qualità del cane pastore tedesco che sono docilità, stabilità caratteriale, affidabilità e capacità di apprendimento. addirittura esaltandole. Per averlo in affidamento occorre essere iscritti all’Aaali.
Una cinquantina di allevatori e appassionati della razza (nella foto uno splendido esemplare) si sono ritrovati per un momento di socializzazione degli animali che in tutta l’Italia sono poco meno di 300 esemplari e per parlare delle problematiche relative alle norme selettive che salvaguardano la razza, oltre che ovviamente per non mancare un appuntamento, che si ripete da qualche anno, dedicato anche al consueto scambio di auguri natalizi.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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