Vittorio Veneto, via al baratto amministrativo. Posocco: “Progetto pilota in via sperimentale”

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Parte il progetto pilota di “baratto amministrativo” annunciato dal vice sindaco e assessore al bilancio Gianluca Posocco (nella foto), con un primo regolamento con l’obiettivo di stimolare e sollecitare la partecipazione attiva dei cittadini, soprattutto “alla cura ed alla valorizzazione dei beni pubblici, implementando iniziative di sostegno sociale per i meno abbienti”.

Per incentivare la disponibilità alla partecipazione attiva, viene prevista la possibilità di beneficiare di agevolazioni tributarie in termini di riduzioni o esenzioni dell’Imposta municipale unica, la famosa Imu.

In pratica gli interventi che i cittadini possono effettuare riguardano, come riporta il regolamento sono la pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze o strade, o la loro valorizzazione mediante iniziative culturali di vario genere; interventi di decoro urbano, di recupero e riuso con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati.

Importante: gli interventi dovranno essere contenuti in progetti presentati dal cittadino stesso in moduli composti da n. 8 ore ciascuno, cui associare il valore simbolico di 80 euro, 10 euro all’ora, da utilizzare per la quantificazione dell’agevolazione tributaria riconoscibile. Il modulo minimo previsto in n. 8 ore potrà essere realizzato anche su più giorni.

Le domande per accedere al “baratto” con il progetto, vano presentate entro il 30 aprile ai fini dell’applicazione comunale per l’anno in corso. La Giunta Comunale approva poi i progetti in relazione alla rilevanza degli interessi pubblici perseguiti con gli stessi.

Le Associazioni possono presentare progetti che comportino agevolazioni contenute entro un decimo dell’importo massimo stabilito con gli strumenti di programmazione e, nel caso di superamento di detto importo, si utilizzerà il criterio temporale di presentazione dei progetti.

Da parte sua il Comune assicura con polizza per la responsabilità civile verso terzi i cittadini che svolgono gli interventi previsti dal “baratto amministrativo”.  “Diamo la possibilità a chi paga l’imu e ha l’Isee inferiore a 20 mila euro di fare qualche lavoro, in cambio di restituzione dell’Imu o in parte che ha pagato, semplice – dice Posocco – è una forma per aiutare chi ha un reddito più basso e che deve pagare l’Imu, perché proprietario di immobili”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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