Vittorio Veneto, in restauro i due obici del Museo della Battaglia. Uliana: “Sotto le intemperie si degradavano”

In un video girato nei giorni del “diluvio” di inizio dicembre, i due cannoni, due obici che facevano la guardia all’ingresso del museo della Battaglia, lì trasferiti dalla loggia del Cenedese nel 2013, erano stati filmati mentre impietosa cadeva la pioggia, che con tutte le intemperie stagionali ha contribuito al loro degrado in questi sette anni.

Più volte diversi cittadini avevano protestato per questo, perché sotto le intemperie due testimonianze storiche della Grande Guerra andavano rovinandosi e arrugginendosi. A poco è servito il primo restauro nel 2017, con le raccomandazioni della Soprintendenza ad un’accurata manutenzione almeno biennale.

L’assessore Antonella Uliana è corsa ai ripari e, dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie, perché per spostare tali manufatti non è semplice e non basta la volontà individuale, ieri ha fatto rimuovere i due obici: “Nel momento in cui è stato possibile li abbiamo spostati – conferma l’assessore Uliana – e messi in sicurezza in uno dei nostri magazzini. Si stavano degradando rapidamente e intanto ora sono al riparo. Faremo eseguire il nuovo restauro e quindi troveranno una collocazione che non sarà più quella esterna. Fare un restauro per rimetterli fuori del Museo non ha molto senso. Anche a me faceva male al cuore vederli lì”.

La loro collocazione all’esterno del museo era stata decisa nell’ambito del progetto del nuovo Museo della Battaglia e del nuovo iter espositivo. I progettisti hanno pensato di piazzare i due obici all’ingresso perché, in effetti, davano un bel colpo d’occhio.

Ma probabilmente non si è pensato che avevano anche oltre 100 anni di vita e costruiti con legno e ferro, materiali non trattati come quelli attuali. E quindi sono rapidamente degradati, tra il legno a marcire e il ferro ad arrugginire. Il primo restauro non è stato sufficiente, ora il loro recupero prevede un nuovo posizionamento e l’assessore assicura che sarà definitivamente all’asciutto e al riparo da eventi atmosferici.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Museo della Battaglia).
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