Vittorio Veneto, inaugurato il nuovo centro di sollievo all’associazione La Porta, un servizio in più per il territorio

Il nuovo Centro Sollievo di Vittorio Veneto, che offrirà un aiuto concreto alle persone affette da decadimento cognitivo e alle loro famiglie, è stato inaugurato ieri nella sede della Onlus «LaPorta» in via Marinotti 42.

Presenti alla cerimonia il sindaco Antonio Miatto, accompagnato dall’assessore Antonella Caldart – che di «LaPorta» onlus è anche presidente – e i primi cittadini di San Fior Giuseppe Maset e di Revine Lago Massimo Magagnin.

Per la Ulss 2 erano presenti Franco Moretto, coordinatore aziendale del progetto, Paola Paludetti, direttrice del Distretto Socio Sanitario di Pieve di Soligo e Carmen Prizzon assistente sociale presso il Distretto di Conegliano e referente d’area per i centri sollievo.

«Il Centro Sollievo – ha spiegato il Sindaco Miatto – risponde ad un’esigenza sentita da tempo ed oggi finalmente Vittorio Veneto si arricchisce di un nuovo servizio che sarà molto apprezzato da chi conosce i problemi legati a questi disturbi».

«La malattia – ha aggiunto l’Assessore Caldart – colpisce sempre più persone e, nella nostra città, abbiamo circa cinquanta famiglie che si rivolgono ogni anno ai Servizi Sociali. Si tratta dunque di una risorsa fondamentale che sarebbe dovuta partire già qualche anno fa. Oggi finalmente ce l’abbiamo fatta».

«I Centri Sollievo – ha affermato il Sindaco di Revine Lago Magagnin – sono importanti non solo per chi soffre di decadimento cognitivo ma anche per i familiari i quali, potendo contare su strutture che si fanno carico per qualche ora di questi pazienti, possono così avere del tempo a disposizione per le esigenze della vita quotidiana».

centro solievo

«Tutto si basa sul volontariato – ha proseguito Giuseppe Maset, primo cittadino di San Fior – e quindi su concetti importanti come ‘’amore’’ e ‘’dono’’ che sono alla base del fare comunità».

Franco Moretto, coordinatore di progetto dell’ULSS2, ha spiegato che: “I centri sollievo sono ormai 150 in regione e ben 44 si trovano in provincia di Treviso. Il nostro territorio è dunque quello che ne ha il maggior numero. I centri accolgono persone con diagnosi accertata di decadimento cognitivo. Si tratta di pazienti non gravi ma che necessitano comunque di attenzione e di cura. Un servizio che è possibile grazie al grande capitale umano che l’associazionismo sa mettere in campo».

«Il lavoro che svolgiamo – ha infine concluso Angelo Cremasco, presidente dell’associazione «Fabrizio Viezzer» di Soligo, che nel 2014 ha fatto partire la prima di queste realtà – è importante per il territorio, che dimostra così di farsi carico di situazioni che possono diventare pesanti per le famiglie, ma lo è anche per gli stessi volontari con la gratificazione che ciò che facciamo dà a tutti noi».

Il Centro Sollievo, semplice nella sua struttura, funziona grazie a una rete di supporto prevalentemente di volontari che garantisce qualità e sicurezza agli ospiti e ai familiari, con l’obiettivo di accompagnare e valorizzare le abilità residue della persona e dare un po’ di sollievo alla famiglia.

Il progetto, finanziato dalla Regione Veneto, è teso a creare interventi assistenziali, validi ed efficaci, di sostegno ai malati e ai loro congiunti che – soprattutto nella fase iniziale – possono trovarsi in difficoltà nella gestione della malattia.

(Fonte e foto: Comune di Vittorio Veneto).
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