Incursione più goliardesca che dal significato politico quella che qualche buontempone ancora sconosciuto ha effettuato la scorsa notte alla sede della Lega Nord di via Manin, dove sulla vetrata all’ingresso è stata affissa (e “regalata”) una bandiera del Partito Democratico, accompagnata da un cartello con la scritta provocatoria “Dalla Le Pen a Draghi, dal Pdl al Pd, #primaischei”.
Ovviamente non sembra una provocazione arrivata dal centro sinistra, tutt’altro, considerato che al momento avrebbe anche altri problemi.
E comunque in sede Lega questo tipo di “affronto”, dopo gli atti vandalici con il tiro delle uova contro le vetrate di un paio d’anni fa, che avevano irritato gli esponenti leghisti cittadini, questa volta è stato assorbito con sufficiente disinvoltura.
“La consideriamo solo una goliardata, una ragazzata del tutto indolore. Non ci tocca minimamente – spiega il segretario cittadino Roberto Parrella – ho qualche idea di chi potrebbe essere stato. Anzi se vogliamo dirla tutta è una autentica scemenza senza fondamento. Hanno rischiato girare di notte per la città in lockdown e fare le cose di nascosto come i ladri c’è solo da vergognarsi e fanno ridere. Ci siamo fatti una risata e basta”.
Anche dalla segreteria del Pd una secca stroncatura del gesto, poichè simili azioni non sono nelle corde del partito Dem: “Cadiamo dalle nuvole ovviamente – spiega il segretario cittadino Silvano Tocchet – Non crediamo che l’autore sia legato a un raggruppamento politico, ma che si tratti piuttosto di una sola persona più che di un gruppo. Forse il burlone – o lo squilibrato – si riferisce ai 49 milioni sottratti dalla Lega al popolo italiano? Ma ancora una volta ci viene in soccorso il nostro padre Dante, padre dell’Italia, nel settecentesimo della sua morte : “non ti curar di lor, ma guarda e passa”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Lega con Salvini Vittorio Veneto).
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