Vittorio Veneto, le minoranze escluse dal periodico comunale danno alle stampe, a loro spese, un foglio informativo con gli articoli “saltati”

Escluse dal periodico comunale di fine 2021, le minoranze hanno dato alle stampe il proprio giornalino che include i contributi di Rinascita Civica, Pd e civica Marco Dus Sindaco che, per questioni di tempistiche non rispettate e qui pro quo, non erano stati inseriti nella pubblicazione ufficiale del Comune di Vittorio Veneto. Un’assenza che era stata duramente contestata dai diretti interessati e per la quale il sindaco Antonio Miatto si era scusato pubblicamente in consiglio comunale (qui l’articolo).

“Esclusi dal giornalino dell’amministrazione, ci siamo organizzati e abbiamo prodotto un nostro foglio per informare i cittadini – spiega il consigliere Alessandro De Bastiani (Rinascita Civica) -. Siamo a metà mandato della giunta Miatto, ma in città tutto è fermo”.

“L’esclusione ha spinto le minoranze a organizzarsi per stampare insieme un giornalino, a spese proprie, per dare voce agli interventi esclusi dal periodico comunale – aggiunge il segretario del Pd di Vittorio Veneto Fabio Braido -. All’interno del giornalino della minoranza “Vittorio Veneto, la nostra città” sono stati pubblicati gli articoli che erano stati preparati per il periodico dell’amministrazione comunale e alcune considerazioni condivise tra i gruppi consiliari. I temi toccati sono molteplici e vanno dalle costruzioni nell’area verde dell’ex area Borca, allo stallo dell’area Carnielli, alla gestione di piazza Meschio, alle centraline lungo il fiume Meschio, all’aumento dell’Imu, al rilancio del mercato di Serravalle e molti altri“.

“Vittorio Veneto, la nostra città” si apre con l’articolo “A casa mia chi sbaglia paga!” a firma dei capigruppo Marco Dus, Alessandro De Bastiani e Giulio De Antoni in cui ripercorrono i motivi dell’esclusione dei loro contributi dal periodico comunale. “In altri Comuni le cose sono andate diversamente – scrivono -. Il sindaco di Castelfranco Veneto, dove un anno fa è accaduto un fatto analogo, dichiarò: “Raccoglierò le istanze delle minoranze, invierò tutto nelle case a mie spese. A casa mia chi sbaglia, paga”. E così ha fatto“.

In prima pagina anche il tema dell’ospedale di Costa: “I vittoriesi meritano di avere un ospedale per acuti, che presti loro le cure al meglio della funzionalità e qualità, e che venga potenziato con l’apertura dei posti di terapia intensiva previsti già dal 2002 e con il ripristino della piena operatività di ortopedia e pneumologia, anche per valorizzare le professionalità che prestano la loro opera con impegno e dedizione“. E poi annotano: “Una struttura per tamponi e vaccinazioni a Vittorio Veneto era il minimo che il sindaco potesse pretendere”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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