Nella diocesi di Vittorio Veneto stop alle messe. Sembra che finora non si sia mai giunti a prendere la decisione di sospendere le celebrazioni e le funzioni religiose. Il carattere straordinario dell’emergenza coronavirus ha indotto anche la Chiesa di San Tiziano ad emanare ferree disposizioni da seguire nei prossimi giorni, in seguito all’ordinanza emessa dal ministro della salute e dal presidente della Regione Veneto.
Tutte le attività e celebrazioni delle 162 parrocchie della Chiesa di San Tiziano vengono soppresse fino al 1° marzo compreso. Tra queste l’importante messa di inizio Quaresima, nel mercoledì delle Ceneri, le messe festive, la celebrazione dei sacramenti del battesimo, delle prime comunioni, delle cresime, delle liturgie e delle pie devozioni quali la Via Crucis. Le celebrazioni eucaristiche infrasettimanali sono ammesse purché il numero dei partecipanti non superi le 15 unità.
“Come diocesi di Vittorio Veneto – esprime il vescovo, monsignor Corrado Pizziolo – ci atteniamo responsabilmente alle indicazioni previste dalle autorità, per la tutela della salute di tutti, disponendo la sospensione di attività e celebrazioni nelle nostre comunità parrocchiali. In questo momento di emergenza, senza cedere ad allarmismi e paure non giustificate, ci affidiamo alla professionalità e alla competenza di tutti gli organismi e gli operatori coinvolti, che ringraziamo per il loro lavoro. Come cristiani ci affidiamo anche al sostegno della preghiera, affidando al Signore le persone ammalate e tutti coloro che si stanno prendendo cura della salute pubblica”.
Il vescovo, monsignor Corrado Pizziolo, suggerisce ai fedeli che al posto del rito del Mercoledì delle ceneri e al precetto festivo dedichino del tempo personale alla preghiera e alla meditazione, eventualmente facendosi aiutare dalle celebrazioni trasmesse in televisione e alla radio.
Per i funerali si invita ad evitare in questo momento la messa esequiale in chiesa sostituendola con la benedizione della salma presso la cappella del cimitero prima della sepoltura o della cremazione, alla presenza delle persone più vicine del defunto. I funerali potranno essere celebrati solo al superamento di questa fase critica.
Tutte le attività parrocchiali, quali catechismo, incontri di oratorio e patronato, feste di carnevale, pellegrinaggi e visite di gruppo già organizzati saranno altresì sospesi. Così come le lezioni dello Studio Teologico del Seminario e della Scuola di formazione teologica; le attività educative delle scuole dell’infanzia paritarie presenti nelle parrocchie e dei nidi integrati.
Anche i sacerdoti non potranno più partecipare al loro ritiro precedentemente fissato per giovedì 27 febbraio a Motta di Livenza. Annullati per il momento l’incontro di formazione per i Ministri straordinari della Comunione e il rito di elezione dei Catecumeni previsti per domenica 1° marzo in Cattedrale a Vittorio Veneto. Vietato infine l’accesso all’Archivio diocesano, al Museo diocesano, alla Biblioteca del Seminario, al Servizio diocesano ricerche genealogiche e rilascio di certificazioni.
“Ritengo molto importante – conclude Pizziolo – che si faccia il possibile perché le chiese rimangano aperte, allo scopo di favorire la preghiera personale, predisponendo eventualmente dei testi adatti in questa circostanza. Sollecito a riscoprire la preghiera in famiglia e a livello personale, e invito alla preghiera per chi è più debole nella salute in particolare per quanti sono stati contagiati dal virus e per tutti coloro che si stanno adoperando per fronteggiare l’emergenza. Assicuro il mio ricordo e la mia benedizione e invito i parroci ad accompagnare le comunità in questo momento particolare e a trovare altre modalità per sostenere la preghiera e l’inizio della Quaresima”.
Anche il vescovo di Treviso, monsignor Michele Tomasi, ha emanato analoghe indicazioni relative al territorio della propria diocesi.
(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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