Vittorio Veneto, picchiava l’ex moglie minacciando di portarle via la bambina: denunciato 31enne

L’avrebbe picchiata fin da quando la loro bambina aveva pochi mesi. Anche davanti ad altre persone. Costringendola a sopportare vessazioni fisiche e psicologiche per oltre 4 anni.

Minacciandola di prendere la loro bambina e scappare all’estero per non fargliela vedere mai più.

E quando lei ha deciso di separarsi e ha provato a rifarsi una vita con un’altra persona, si sarebbe vendicato mandando una sua foto osé a sua madre e a sua sorella, e diffamandola nella cerchia di amici: “Se la fa con un albanese barbone”.

Accuse pesantissime quelle a carico di un 31enne ucraino residente a Vittorio Veneto che è stato raggiunto da un ordine di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex moglie che, assistita dall’avvocato Helga Lo Presti, ha deciso di denunciarlo.

Ieri l’uomo, che è indagato per maltrattamenti, diffamazione e diffusione illecita di immagini hard, è comparso davanti al gip Piera De Stefani per l’interrogatorio di garanzia e, difeso dall’avvocato Enrico D’Orazio, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Ma respinge con forza le accuse: “Il mio assistito smentisce categoricamente di aver fatto ciò che gli viene contestato – commenta il legale – Soprattutto per quanto riguarda il presunto invio di foto hard. E il giudice gli ha imposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex moglie, gli ha concesso di riprendere il lavoro nella stessa azienda in cui lavora anche lei”.

Le accuse della moglie sono molto pesanti e raccontano di una vita matrimoniale rovinata dalla gelosia del 31enne che sarebbe arrivato a spiare la moglie, lasciando in casa un vecchio telefonino per registrare ogni conversazione e scoprire se in sua assenza frequentasse qualcuno.

Che l’avrebbe controllata, impedendole anche di spendere i soldi dal suo conto personale. E che ora la starebbe minacciando di portarle via la figlia. Cosa che potrebbe fare visto che è lui ad avere il passaporto della bambina e che, al loro arrivo in Italia, la moglie ha firmato i documenti che consentono l’espatrio con un solo genitore.

“Questa è la cosa peggiore – commenta l’avvocato Lo Presti -, anche perché il marito ha depositato in Ucraina una richiesta di separazione per colpa e questo fa sì che a decidere sulle sorti della figlia, stabilendo con chi dovrà vivere la bambina che vive in Italia, saranno le autorità ucraine. I giudici italiani infatti non hanno giurisdizione per farlo e noi abbiamo le mani legale”.


(Foto: archivio Qdpnews.it).
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