“Vittorio Veneto sotto l’albero” da ricordare, tra pattinaggio e luminarie, nonostante l’aumento dell’Imu

Di tutto e di più, per divertire i vittoriesi: sono queste le intenzioni degli organizzatori dell’edizione 2019 di “Vittorio Veneto sotto l’albero”, l’omonima associazione, la città del benestare, l’Ascom.

Così è ormai alla partenza il programma degli eventi e intrattenimenti che andranno ad animare la città dal 6 dicembre 2019 al 7 gennaio 2020.

Tutti da mesi sono al lavoro per realizzare un Natale vittoriese ancora più speciale e ricco di novità rispetto alla prima edizione. Nel programma si trovano le luminarie, che illumineranno le principali vie della città da nord a sud creando un percorso suggestivo.

La realizzazione (nella foto) della pista di pattinaggio, ancora più grande rispetto allo scorso anno che allieterà le giornate intrattenendo piccoli e grandi, e dove si concentreranno spettacoli e sorprese varie.

L’albero di Natale ai giardini, già realizzato, e poi le casette di Natale che faranno assaporare un’atmosfera offrendo aperitivi e cioccolata calda e pure il vin brulè. E ogni weekend sarà in musica con i migliori Dj, con l’occhio fisso alla grande festa di Capodanno in Piazza del Popolo.

“Stiamo mettendo a punto i dettagli – conferma il presidente dell’Ascom Michele Paludetti – e avremo sicuramente un fine anno importante con molti eventi che sono spalmati non solo in centro: coinvolgeremo Ceneda, Vittorio 2, Salsa, Meschio, tutti i quartieri di Vittorio Veneto. Coinvolte scuole come l’alberghiero che per una giornata cucinerà pranzo e cena con piatti tipici vittoriesi. Insomma una cosa da ricordare, tra eventi, corse di Babbi Natale, e musica”.

C’è entusiasmo e attesa tra i commercianti per questi appuntamenti, pensati per la città, nonostante si mandi giù a fatica la scelta dell’amministrazione di aumentare l’Imu portandola a 10 per mille: il consigliere di minoranza Marco Dus, a questo proposito, lo ha evidenziato a più riprese: “Sinceramente di questo regalo pre natalizio avremmo volentieri fatto a meno. Una scelta danneggia gravemente tutti i piccoli commercianti, le persone che vivono in affitto, le attività industriali, ed in generale il tessuto sociale ed economico cittadino ne risentirà”.

“Effettivamente è un tasto dolente – conferma Paludetti – siamo contrarissimi, e anche seccati, come categoria quando si toccano le tasche dei nostri associati. Sappiamo che i comuni sono in difficoltà e devono fare cassa, ma bisogna trovare altre soluzioni. Capisco i politici ma questo tipo di soluzioni non vanno. Ma questo non inficerà i nostri rapporti con l’amministrazione, come è stato anche in passato. Il dibattito deve essere sempre aperto senza escludere i momenti di contrarietà”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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