Confcommercio, Capraro: “Lavoratori e imprese uniti per la ripartenza. La sfida si giocherà sulla sicurezza negli ambienti di lavoro e nei negozi”

In un momento drammatico come questo – con 14 mila lavoratori del terziario in Cig per stop alle attività dovuto al coronavirus ed ancora molte categorie del commercio chiuse per decreto – il 1 maggio è un dramma mai vissuto prima”.

“Ma – sottolinea Federico Capraro, presidente della Confcommercio provinciale – può anche aprire ad una nuova fase, se si saprà giocare bene la partita della sicurezza nei negozi e negli ambienti di lavoro del terziario”.

“Quest’ultima – afferma Capraro – potrà consentire alla ripartenza di diventare un’occasione di “cooperazione alta” dove si incrociano tutela della salute, tecnologia, intelligenza, spirito imprenditoriale, attaccamento al lavoro e nuovi approcci”.

“La lezione di questi mesi ci ha ribadito un grande valore – sottolinea -: i dipendenti non sono semplici dipendenti, ma collaboratori delle Pmi del commercio e del terziario. Ci sono quelli costretti a casa per Covid-19 e solo parzialmente tutelati dalla Cig, che sperano, esattamente come il loro datore di lavoro, in una riapertura organizzata e tempestiva”.

Il buon esito della ripartenza è affidato alla capacità di auto-organizzarsi con nuovi approcci, protocolli, adeguata formazione di lavoratori ed imprenditori. Distanziamento e adeguate misure di protezione e contenimento saranno la nuova normalità – prosegue – col virus dovremo convivere per vari mesi. E convivere significa conoscere e trovare soluzioni e nuove modalità operative. Significa dare un senso a come si riapre”.

(Fonte: Confcommercio).
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