Santi, beati e ricorrenze di oggi, martedì 1° marzo: San Albino Vescovo, San Felice III Papa

San Albino Vescovo è un santo vissuto tra il quinto e sesto secolo. Nato nel 470 circa a Vannes, in Francia, da una famiglia nobile, Albino diventò monaco in località Tincillac, situata probabilmente nella diocesi di Angers, dato che nel 529 fu eletto per designazione popolare vescovo della città. Partecipò ai concili di Orlèans del 538 e del 541, che organizzò la Chiesa di Gallia. Lottò con forza malgrado le minacce di morte, contro i matrimoni incestuosi frequenti nelle grandi famiglie.

Malato e già vecchio, mandò un suo delegato al concilio di Orléans del 549. Morì il 10 marzo 550 ad Angers. Fu sepolto nel vecchio cimitero presso la chiesa di San Pietro. Dopo il 556 le sue reliquie furono solennemente esumate dinanzi al vescovo di Parigi San Germano e trasferite in una chiesa nuova presso cui fu eretta la grande abazia che porta il suo nome. La chiesa è oggi distrutta, ma ne sopravvive ancora una torre del XII secolo e gli edifici conventuali ricostruiti nel XVII secolo, nei quali è insediata la prefettura del Maine-et-Loire.
I miracoli che gli si attribuirono, in particolare nella Vita scritta da Venanzio Fortunato, suo contemporaneo, fecero di Albino, patrono dei poveri e dei prigionieri, uno dei santi più popolari del Medioevo, e della Francia la sua fama si diffuse soprattutto in Germania in Inghilterra e in Polonia.

San Felice III Papa (483-492 d.C.). La tradizione narra che nacque da una famiglia senatoriale romana, la gens Anicia, e che era figlio di un ecclesiastico, insignito del titolo cardinalizio di Fasciolae. L’elezione del Papa avveniva di prassi con la scelta fatta dal popolo di Roma e la ratifica imperiale ma, non essendoci più  l’imperatore d’Occidente, fu Odoacre a rivendicare tale diritto per sé. Inviò pertanto a Roma il funzionario Cecina Basilio, che si presentò con un decreto, firmato a suo dire dal defunto papa Simplicio, in cui si prescriveva che l’elezione di un papa dovesse d’ora in poi avvenire con la consulenza dei delegati regali. Nessuno si oppose al presunto decreto e dalle consultazioni uscì eletto Felice, che fu consacrato il 13 marzo 483.

Si impegnò nel sostenere i vescovi dell’Africa, aggrediti dalle invasioni dei Vandali; approvò il Concilio africano del 467 d.C. ed emanò norme per ammettere nella Chiesa Cattolica tutti coloro che erano stati battezzati dagli eretici. Morì nel 492 d.C. e fu sepolto nella Basilica di S. Paolo a Roma, perché lì vi era la tomba di famiglia.

(Foto: archivio Qdpnews.it – Wikipedia)
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