Dall’Ue la proposta del vino con l’acqua e senza alcol. Razzolini: “Proposta scellerata che mette a repentaglio l’identità del vino italiano”

Questa volta a Tommaso Razzolini, consigliere della Regione Veneto appartenente al gruppo consiliare Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni, non è andata proprio giù la proposta dell’Unione Europea di autorizzare, nell’ambito delle pratiche enologiche, l’eliminazione totale o parziale dell’alcol con la possibilità di aggiungere acqua anche nei vini a denominazione di origine.

Razzolini non è certamente l’unico politico trevigiano ad essere intervenuto nel dibattito sulla proposta del Consiglio dell’Unione europea ma per lui, da buon valdobbiadenese che ama la sua terra e il prodotto principe delle sue colline, questa storia rappresenta una vera e propria eresia.

Questa vicenda, inoltre, riguarda l’attività istituzionale del consigliere Razzolini in qualità di membro della Terza Commissione consiliare permanente in tema di politiche agricole d’interesse regionale, considerando che solo in Veneto sono ben 53 i vini Docg, Doc e Igt, primato che lo posiziona ai vertici nazionali per produzione ed esportazione.

“Da Bruxelles arriva l’ennesimo sgambetto ai danni delle eccellenze enogastronomiche italiane – ha affermato Razzolini – L’Unione europea sta facendo di tutto per colpire le nostre tipicità, prima con il Nutri-Score e adesso con questa follia: una proposta scellerata che mette a repentaglio l’identità del vino italiano ed europeo”.

Per il consigliere regionale di Valdobbiadene questa proposta non migliorerà la salute dei cittadini europei: con la de-alcolizzazione e l’annacquamento dei vini, invece, si comprometterebbero le caratteristiche di un secolare processo naturale che rende unico il frutto della vite.

Tutto questo arriva proprio in un momento storico di grande difficoltà per il settore enologico nazionale a causa degli effetti della pandemia che ha colpito soprattutto le esportazioni.

“L’Ue smetta di puntare il dito contro singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate – conclude Razzolini – Si pensi piuttosto ad un programma di ulteriore qualificazione del settore vino, strizzando l’occhio alla qualità, alla biodiversità, alla sostenibilità, al mangiare genuino e al bere responsabilmente. Caratteristiche che fanno del Veneto una vera eccellenza tra le eccellenze italiane”.

(Foto: Tommaso Razzolini).
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