“Fino all’ultimo metro” la storia di Alberto Bressan “Pasteo”, dai 100 chili alla maratona, la metamorfosi

Dopo l’esordio nel 2008 con “I miei primi 42 km…e 195 metri!” e il secondo racconto del 2010 dal titolo “Nella mente di un serial runner” ecco il ritorno del blogger podista pievigino Alberto Bressan Pasteo.

Dopo i due racconti pubblicati, questa volta viene riassunta per intero tutta la sua avventura sportiva con una vera e propria biografia dal titolo: “Fino all’ultimo metro” e dal suggestivo sottotitolo: “Perché sognare non costa niente!”.

La storia di Pasteo è decisamente particolare, un uomo che nel corso degli anni è passato dall’obesità alla maratona corsa in tre ore. 

Ho iniziato a correre nel 2001 per scherzo – spiega Bressan – e proprio perchè sognare non costa niente mi sono messo in testa di lasciare alle spalle gli oltre 100 kg di peso e di tornare in forma cambiando stile di vita, riavvicinandomi allo sport ed in particolare al running. Di sogni realizzati da allora ne ho vissuti molti e mi sono preso molte rivincite con me stesso mettendomi sempre in discussione e cercando sempre nuove motivazioni”.

“Fino all’ultimo metro” infatti fa ripercorrere le varie tappe della sua vita con la gioventù passata tra i campi di calcio con l’A.C. Careni e l’adolescenza turbolenta.

Poi gli errori, le scelte sbagliate e le serate alcoliche fino all’incidente in quel 29 giugno del 2000 dove tutto iniziò a cambiare.

“Ho raccontato anche molte cose scomode – chiosa Alberto – verità delle quali non vado fiero ma dalle quali nemmeno mi nascondo”.

Il titolo della biografia é molto particolare. “L’idea “Fino all’ultimo metro” mi venne in mente nel 2017 perché dicevo sempre che l’importante in una gara era dare il massimo fino all’ ultimo metro. Questa frase successivamente é diventata un vero e proprio motto“.

Altra curiosità é l’origine del soprannome Pasteo. “Fu un nomignolo derivato dal colore del mio vecchio motorino. Era un Ciao Piaggio di colore celeste pastello, “pasteo” in dialetto veneto. Da quel momento i miei amici iniziarono a chiamarmi Pasteo“.

Bressan conclude: “Raccontare la mia storia non é stato facile ma scrivendola ho rivissuto ricordi che mi hanno, nel bene e nel male, portato ad essere la persona che sono e della quale vado molto fiero. Lo sport e in particolare il podismo, hanno saputo darmi le motivazioni e gli stimoli giusti per tirar fuori il meglio di me stesso, sperando che la mia esperienza possa risultare utile anche per qualcun’altro”.

(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook – Alberto Bressan Pasteo).
#Qdpnews.it 

Total
0
Shares
Articoli correlati