L’emergenza Covid si abbatte su palestre e piscine. Queste le conseguenze dovute al nuovo Dpcm firmato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte che, visto il moltiplicarsi dei contagi, ha deciso di chiudere e limitare le attività di numerose realtà lavorative fino al 24 novembre.
Una situazione che ha spinto il Governo a prendere la drastica decisione, e chi si era già esposto per garantire, negli scorsi mesi, la massima sicurezza nei propri impianti, vede ora avvicinarsi lo spettro del tracollo economico e della chiusura definitiva, con forti ricadute anche sull’occupazione.
Molte attività si sono fatte sentire anche nell’Alta Marca trevigiana, come ad esempio la Montenuoto che così si è esposta nell’argomento: “Non ci sono mai stati problemi, i protocolli sono stati sempre seguiti – spiegano – Anche gli ultimi controlli hanno fatto emergere che il nostro settore è sicuro“.
“Così facendo vai a penalizzare ulteriormente le nostre categorie – sottolinea – Ora che ci eravamo un po’ ripresi, arriva la mazzata. Speriamo che il Governo ci venga in contro in qualche modo, sennò così non si va avanti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Elisa, titolare della palestra Fisico Fitness Club di Pederobba: “Farci chiudere equivale a mettere la pietra tombale nel nostro settore – accusa – Siamo sempre stati rispettosi delle normative e anche gli ultimi controlli lo hanno confermato, è una decisione scellerata“.
Misure sempre più ristrettive e lo spettro di un nuovo lockdown, i primi a pagare lo scotto sono stati loro, assieme a centri benessere, centri termali, centri culturali, centri sociali, centri ricreativi oltre a bar e ristoranti che si ritroveranno fino a novembre inoltrato con una inevitabile riduzione degli incassi.
Un futuro incerto e cupo per le molte attività, con la speranza che il picco dei contagi cali e che venga trovata una soluzione equa.
(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook – Piscine comunali di Valdobbiadene).
#Qdpnews.it