“Le Maisandre” e le arrampicate, tra rocce e appigli un amore che dura dal 1997: “Attività aperta a tutti”

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“Scalare non serve a conquistare le montagne; le montagne restano immobili, siamo noi che dopo un’avventura non siamo più gli stessi”.

Queste parole di Royal Robbins, uno dei pionieri dell’arrampicata americana, descrivono meglio di qualunque altra cosa il climbing che sia free o alpinismo.

Un mantra seguito anche dalla scuola de “Le Maisandre”, un collettivo nato nel 1997 che opera nelle sezioni Cai di Pieve di Soligo, Conegliano e la sottosezione di San Polo di Piave. 

Una scuola nata con l’obiettivo di coinvolgere le persone al mondo delle arrampicate. Un target che può comprendere chiunque come spiega il direttore della scuola Paolo Zanardi: “L’arrampicata sportiva è un’attività aperta a tutti, dai piccoli agli anziani – spiega – Fino ad arrivare a livelli di difficoltà sempre più alti, come l’alpinismo. I nostri corsi vanno da quelli base a quelli avanzati”.

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Praticato a livello amatoriale, il free climbing è uno sport adatto soprattutto ai più giovani perché consente di cimentarsi in un’attività adrenalinica che richiede agilità e spirito di avventura.

La posizione fondamentale quando si scala è chiamata “triangolo”. Questo perché l’arrampicata si basa su tre punti di appoggio, vale a dire i piedi e una mano, o due mani e un piede.

La principale difficoltà dei principianti di solito è costituita dallo sforzo di braccia, mani e dita. Per allenare questi arti è necessario dedicare un po’ di lavoro specifico al potenziamento, ad esempio con la trave di arrampicata. Prima e dopo l’allenamento, come spiegano gli istruttori de “Le Maisandre” è sempre buona norma fare dello stretching.

Uno dei maggiori benefici legati alla pratica di questa disciplina è la possibilità di sviluppare una preparazione fisica di base ottimale. Questo vale sia da un punto di vista puramente atletico (si allenano tutti i muscoli), sia da un punto di vista psico-attitudinale (si sviluppano destrezza, equilibrio, strategia, agilità). 

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I benefit sono sorprendenti anche a livello mentale come spiega Zanardi: “Si butta fuori lo stress, l’ansia e si favorisce la concentrazione su un obiettivo preciso. E una volta terminato con successo l’allenamento, l’autostima cresce“.

Le Maisandre permettono di praticare il free climbing in diverse falesie che comprendono una vasta zona del territorio: da Tovena, Cison di Valmarino, al San Boldo, da Nove fino ad Erto. Scalate che possono variare il livello di difficoltà ma, il tutto, sempre in sicurezza.

“Noi insegnamo alle persone che arrampicano – sottolinea il vice direttore della scuola Ermes Marin – a valutare tanti aspetti: dai possibili pericoli all’autocontrollo, è uno sport in cui bisogna stare molto attenti”.

Un’attività aperta a tutte le stagioni, dall’estate e autunno (soprattutto il free climbing) fino all’inverno (alpinismo). 

(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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