Era il 20 maggio di un anno fa quando Roberto Contento (nella foto) se ne andava. Un grave lutto per tutto lo sport trevigiano ma anche nazionale, visti gli importanti ruoli che il trevigiano aveva ricoperto in tutta la sua lunghissima carriera sportiva.
Un uomo di sport, da sempre legato al mondo di Maratona di Treviso e delle società Silca, che ha percorso, da protagonista, le tappe del movimento sportivo italiano, in varie declinazioni.
Dopo essere stato per alcuni anni, fino al 2017, consigliere del comitato organizzatore della Treviso Marathon, al momento della scomparsa ricopriva l’incarico di vicepresidente del consiglio direttivo di Silca Ultralite Vittorio Veneto e di vicepresidente della FItri nazionale, la Federazione Italiana di Triathlon.
Ma si fa fatica a sintetizzare il suo impegno e il suo amore per lo sport, “riconosciuto” anche con la nomina a Cavaliere della Repubblica per meriti sportivi già nel 1991. Dal 1972 al 1984 Contento è stato Segretario del Coni Veneto e Consulente della Regione Veneto, dal 1988 al 1991 Capo Servizio Scuola dello Sport e dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport di Roma, dal 1989 Segretario ad interim della Federghiaccio e dal 1992 al 2002 Segretario Generale della Federazione Italiana Sport Invernali e capo missione della stessa per quattro edizioni dei giochi olimpici invernali (1992-94-98-2002).
Nel 2001 è stato nominato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri componente del Comitato di Alta Sorveglianza e Garanzia Torino 2006. È stato presidente del Comitato Regionale Veneto FITri (Federazione Italiana Triathlon) dal 2008 al 2012, fino a quando è stato nominato Vicepresidente Federale della FITri e Presidente della Consulta Nazionale.
A ricordarlo, nell’anniversario della scomparsa, il presidente di Silca Ultralite Vittorio Veneto, Aldo Zanetti. “Sentiamo ogni giorno la mancanza di Roberto che, con pacatezza ma fermezza, con profonda competenza e voglia di migliorare sempre, era una presenza di “peso” in tutte le situazioni sportive, fosse una riunione federale, fosse un incontro con gli amministratori, fosse un convegno, fosse un meeting sul campo, fosse una telefonata, fosse una mail in cui esprimeva le sue opinioni”.
“Si sente la mancanza non solo a livello societario, ma anche locale e nazionale dove sapeva sempre proporre linee che presto si sarebbero trasformate in linee guida. Sono certo che anche in questa situazione di pandemia avrebbe saputo proporre le soluzioni migliori per affrontarla e reagire nel modo più giusto – conclude -. Il mondo dello sport tutto è più povero da un anno a questa parte, ma andiamo avanti avendo sempre in mente le sue parole e soprattutto il suo spirito”.
(Fonte e foto: Silca Ultralite Vittorio Veneto).
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