Viaggio negli anni d’oro della “famiglia” dell’Us Ardita: un connubio perfetto tra società e atleti

Nel piccolo Comune di Moriago della Battaglia c’è sempre stata la passione per l’atletica, diverse persone nel corso degli anni contribuirono ad associare il nome del paese a questo sport.

Parliamo della grande famiglia dell’Us Ardita.

La società moriaghese è nata nel 1968, comprendendo inizialmente sia atletica sia calcio. A livello atletico, la prima manifestazione è avvenuta nel novembre del 1968, ovvero la “Staffetta del Cinquantenario Colfosco-Isola dei Morti” per la celebrazione della Grande Guerra, da lì è stato preso anche il nome della società, in onore agli Arditi del Piave periti durante il periodo bellico.

All’evento si iscrissero 10 atleti, ma fu il primo e essenziale passo per la nascita di una storica società.

Nel 1969 a Moriago della Battaglia per la prima volta si svolsero i “Giochi della Gioventù”, dove cominciarono già a nascere i primi talenti del territorio nel settore dell’atletica.

Figura fondamentale per la crescita della società fu Bruno Pollini (nella foto)80enne di Moriago della Battaglia, coordinatore e allenatore dell’Us Ardita sezione atletica, che grazie ai suoi metodi ferrei e puntigliosi ma spinti da una grande passione e amore per questo sport, contribui in maniera significativa al lancio di vari atleti e alla creazione di un gruppo giovane coeso e unito.

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Nel corso dei primi anni Settanta la società si è ampliata, raggiungendo risultati importanti in ambito regionale e nazionale.

Bruno si occupava di gestire e crescere i futuri campioni, ragazzi e ragazze nella categoria allievi di corse campestri, su strada e su pista, ma anche senior.

Tra il 1970 e il 1972 furono numerose le corse campestri organizzate nel territorio dalla società e sopratutto di Bruno, a cui parteciparono giovani talenti e campioni dell’epoca come Donata Govoni, seconda piazza ai Giochi del Mediterraneo del ’67 e del ’71 e Paola Pigni, bronzo alle olimpiadi di Monaco di Baviera del 1972, che furono rampa di lancio per molti giovani locali.

La fama della società durante quegli anni raggiunse picchi elevatissimi, risultando una realtà conosciuta non solo a livello regionale ma anche nazionale, soprattutto grazie alla prestazione dei vari atleti, che raccolsero risultati molto positivi.

Esempi lampanti furono le due atlete locali Fiorita Tormena e Luciana Saccol, entrambe in nazionale junior e assoluta mezzofondista nelle gare su pista, che parteciparono e vinsero numerose gare a livello nazionale portando in alto i colori della società moriaghese (nella foto Luciana Saccol vincente ai campionati nazionali juniores di Firenze nel 1973).

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Le atlete ricordano ancora oggi i duri ed estenuanti allenamenti di Bruno, ma anche la solida amicizia che legava i ragazzi al coach e viceversa, chiamati il “nocciolo duro”.

L’impegno non indifferente di Bruno per questo sport ebbe un ruolo fondamentale per la crescita della società e delle atlete, rendendosi disponibile sia dopo lavoro, le sere per allenare i ragazzi, sia i weekend per accompagnarli alle gare.

I periodi d’oro della società durarono fino al 1976, anno che coincise con l’uscita di scena di Bruno, che per motivi personali e familiari decise di lasciare il mondo dell’atletica. Con la contemporanea crescita esponenziale del calcio, l’atletica cessò la sua attività nel ’78.

Ancora oggi però, a distanza di anni, Bruno e il suo “nocciolo duro” si ritrovano come ai vecchi tempi, uscendo la sera come facevano una volta, dopo gli sfiancanti allenamenti, a volte anche in condizioni avverse, ma vissuti sempre con il sorriso e attraverso il “feeling” tra coach e i ragazzi, sottolineando come in quegli anni nella società si fosse una famiglia prima ancora di una schiera di atleti.

(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di Bruno Pollini e Fiorita Tormena).
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