“Per l’Italia contro le inefficienze del sistema” è il titolo della mozione finale degli Stati Generali dei consulenti del lavoro che si sono tenuti mercoledì 1° aprile 2020 in videoconferenza con i consigli provinciali dell’ordine e tutti i dirigenti degli organismi di categoria.
Lo scopo degli Stati Generali dei Consulenti del lavoro è stato quello di valutare la drammatica situazione in cui versano i lavoratori e i consulenti del lavoro italiani che lamentano l’inefficienza di alcuni provvedimenti e delle procedure attuate per contrastare la crisi del mondo del lavoro, scaturita dall’emergenza Coronavirus.
La categoria, nel denunciare la mancanza di ascolto da parte del Governo nazionale, soprattutto in merito alle soluzioni prospettate dai consulenti stessi, ha chiesto di eliminare dalle procedure di richiesta di strumenti di integrazione salariale qualsiasi tipo di accordo o informativa sindacale.
Si chiede inoltre di snellire l’iter di approvazione delle domande per liquidare le somme in tempi brevi, di convocare la conferenza Stato-Regioni per recepire medesime modalità di accoglimento delle istanze in tutte le regioni, di prevedere un piano straordinario di investimenti in economia reale e di finanziamenti in favore delle piccole e medie imprese.
L’esecutivo nazionale, secondo i consulenti del lavoro italiani, dovrebbe insediare una task force di specialisti che elabori un piano di interventi, senza dimenticarsi di ascoltare le categorie professionali.
Infine, la richiesta è anche quella di garantire l’incolumità personale e la sicurezza dei consulenti del lavoro, impegnati senza sosta nelle procedure di richiesta delle integrazioni salariali e non responsabili dei ritardi e dei disguidi dello stesso.
Grande la preoccupazione della consulta dei presidenti dei consulenti del lavoro del Veneto che descrivono una situazione assolutamente critica, non compresa pienamente nella sua reale portata dalle autorità statali
L’infinita burocrazia si aggiunge al problema della difficoltà di utilizzare i canali telematici Inps per l’inoltro delle pratiche, a causa del concomitante accesso di numerosi soggetti per la richiesta di sussidi e indennità, nonché del blocco del sito conseguente ad attacchi hacker.
Sono sempre più pressanti, infine, i dubbi dei lavoratori su ammortizzatori sociali e altre forme di aiuto economico promesse dal governo in questo periodo di inattività per molte imprese.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Web).
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