Deadline il 4 maggio. Zaia: “La mia posizione è quella che, se c’è supporto scientifico, è giusto che si apra”

Il tema della riapertura delle imprese in Veneto è sempre più scottante e la posizione del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ribadita anche nel punto stampa di questa mattina, domenica 19 aprile 2020, è quella che, nel caso in cui ci dovesse essere il supporto scientifico, sia giusto aprire.

“Ieri noi abbiamo avuto una video conferenza con i colleghi presidenti alle 16 – ha affermato il presidente Zaia – Poi si è riunita la cabina di regia verso le 18 con Conte per il tema della ripartenza. Noi come presidenti di Regione abbiamo riportato in un documento delle richieste chiare che sono quelle, ovviamente, del non essere “ufficio complicazione affari semplici”. Io ho fatto un intervento ieri ricordando che risulta fondamentale pensare che, ottimamente, riusciamo a dare una risposta con il dispositivo: cioè la mascherina è una condizione sine qua non”.

La riapertura parte dalle mascherine – continua – oltre ad una serie di provvedimenti, che noi abbiamo scritto nel nostro piano, che sono assolutamente affrontabili da qualsiasi impresa. Ci sono molte imprese che si iscrivono ad essere delle “imprese sperimentali”. Il che non vuol dire che apriranno domani mattina perché sono nel protocollo sperimentale: sono aziende che già sono aperte, per i codici Ateco, e che chiedono di poter anche essere oggetto di sperimentazione e questo è fondamentale. Ringrazio tutti quelli che si sono messi a disposizione”.

Noi abbiamo chiesto – precisa il governatore Luca Zaia -, quindi, che non ci sia questa visione di “ufficio complicazione affari semplici”: nel senso che l’interesse è quello di lasciar vivere i cittadini, sicuramente in sicurezza, ma che siano misure assolutamente applicabili. Dall’altro abbiamo chiesto che ci siano delle linee guida a livello nazionale. Sappiamo che il comitato scientifico sta elaborando una serie di prescrizioni e indicazioni, io le chiamerei linee guida perché poi ogni Regione va da sé e riuscirà poi a calare queste linee guida con dei provvedimenti sul territorio, questo proprio per attutire magari eventuali rigidità”.

“Infine – aggiunge – abbiamo chiesto che ci sia una riapertura: allora la mia posizione è quella che, se c’è supporto scientifico, è giusto che si apra. Sancito che si può mettere in sicurezza il cittadino, sancito che si andrà avanti, per esempio per la nostra Regione ha un trend che, ormai quasi da due settimane, è decisamente con una tendenza all’attenuazione degli effetti del contagio, direi che si può affrontare agevolmente il tema della riapertura”.

“Tempi? – conclude – Io speravo ci fosse qualche segnale in questo limbo che ci separa dal 4 maggio. Spero che qualche segnale arrivi anche prima. Dopo di che, immagino che il 4 maggio sia assolutamente la deadline, la linea ultima oltre la quale ci siano solo che provvedimenti per le riaperture”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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