Il Lago, il Muro, due volte il Grappa, la pioggia, il sole: il Giro dà spettacolo, Pogacar stravince tappa e corsa

Con la vittoria di Tadej Pogacar si conclude la ventesima frazione del Giro d’Italia 2024, la Alpago – Bassano del Grappa. Grazie per avere seguito la cronaca “Live” di questa tappa che verrà ricordata molto a lungo, e non solo dagli appassionati di ciclismo.

Una curiosità “ferroviaria”: alle 21.15 di questa sera, dalla stazione di Bassano del Grappa, partirà con una corsa inedita e speciale diretta a Roma Termini l’Espresso Cadore di Treni Turistici Italiani, che trasporterà al proprio interno il Trofeo spettante al vincitore del Giro d’Italia e che domani pomeriggio verrà consegnato, al termine dell’ultima tappa che si correrà proprio nella Capitale, alla Maglia rosa.

ORE 17.10: Un trionfo. La maglia rosa Tadej Pogacar semina tutti gli avversari e taglia in splendida solitudine – addirittura trovando il tempo di inchinarsi, applaudire e salutare la folla che lo acclamava – il traguardo di Bassano del Grappa: è la sua sesta vittoria di tappa in questo Giro: domani riceverà il “Trofeo senza fine” a Roma. Chapeau.

17.00: Una decina di chilometri all’arrivo a Bassano del Grappa: tutto è pronto per la consacrazione di Tadej Pogacar come vincitore (pardon: dominatore) del Giro d’Italia 2024, che verrà tuttavia formalizzata domani al termine della 21esima e ultima tappa di Roma.

16.50: Pogacar dà spettacolo a 360 gradi: dopo avere ricevuto da destra una borraccia, in un tratto pianeggiante, l’ha passata immediatamente a un bambino che lo stava incitando correndo a piedi al suo fianco sinistro. Facilmente immaginabile la gioia del giovanissimo tifoso.

16.40: Per la maglia rosa un sostegno calorosissimo che però in qualche caso – per fortuna isolato – è andato oltre il lecito. Almeno un paio di volte, oggi, Pogacar si è arrabbiato per due “tifosi” che lo hanno toccato, rischiando di farlo sbandare leggermente. Lo sloveno ha quasi 2 minuti di vantaggio sugli inseguitori ed è già in discesa: dopo avere scollinato, ora percorre la Strada Cadorna.

16.30: Quasi a ogni km di questa tappa spuntano striscioni simpatici. Menzione speciale per quello che in dialetto afferma, più o meno, “Pì bei de Tadej l’é sol che i schei”. E Tadej (Pogacar) ripaga la creatività dei suoi tifosi – moltissimi gli sloveni presenti oggi – con un’azione imperiale che lo manda in fuga.

16.20: Clamoroso scatto di Tadej Pogacar! La maglia rosa semina il resto del gruppo a 36 km esatti dal traguardo di Bassano del Grappa e si invola verso la testa della corsa, in un tratto ancora in salita.

16.10: L’espressione “tifo da stadio” per descrivere l’entusiasmo degli appassionati sul Grappa non è fuori luogo: come nella prima salita, anche nella seconda sono stati accesi fumogeni, rigorosamente rosa (ma occhio a non azionarli in faccia ai corridori!). Ciclisti in arrivo a Campocroce a una media oraria di circa 36 km all’ora.

16.00: Scoccano le 4 ore di corsa e i ciclisti sono impegnati nella seconda salita al Grappa, Mancano poco più di 40 km all’arrivo, situazione fluida, la Alpago – Bassano non ha ancora un padrone anche se prosegue la bella azione di Giulio Pellizzari, che al momento è davanti a tutti. Ai microfoni della Rai, intanto, Alessandro Ballan pubblicizza il Cycling Stars Criterium di dopodomani lunedì a Pieve di Soligo.

15.40: Giro di nuovo nella Marca, ancora a Semonzo del Grappa. Tra gli addetti ai lavori non si esclude che Pogacar voglia “cannibalizzare” anche questa tappa oltre all’intero Giro, visti anche i movimenti della sua squadra. I corridori si apprestano a scalare nuovamente il Monte fino ai 1675 metri di altezza.

15.25: Tra i tanti striscioni apparsi a bordo strada durante la prima salita al Grappa, ce n’era uno contenente una proposta di matrimonio – sia pure informale – rivolto alla mototelecronista ed ex ciclista Giada Borgato: “Molla la Rai e sposami” l’invito vergato sulla tela da un tifoso del ciclismo (e non solo). Scherzosamente, la giornalista si è riservata in diretta una valutazione sul da farsi. Attualmente i ciclisti si trovano nel territorio della provincia di Vicenza, ma torneranno presto nella Marca. Sono 65 i km che mancano all’arrivo di tappa.

15.10: Ancora una vittoria italiana al Gran Premio della Montagna, in questo caso di prima categoria: in vetta al Grappa si è imposto, di misura, Giulio Pellizzari. E non è finita qui, ma ora c’è la discesa su un asfalto che non appare ancora totalmente asciutto.

15.00: Clima completamente cambiato rispetto alla partenza di tappa da Alpago: dalla pioggia e dalle temperature molto fresche, con tanto di mantelline obbligatorie o quasi, al sole e al caldo del Grappa dove in migliaia sono assiepati per incoraggiare i ciclisti e fare foto e video ricordo. Poco meno di 80 km all’arrivo per i battistrada.

14.40: Curioso fuori programma in alcune delle aree adibite a parcheggio ai piedi del Muro di Ca’ del Poggio lungo la Sp 635. Molte auto lasciate in sosta da chi è poi salito a piedi a godersi lo spettacolo della Corsa rosa sono state ritrovate dai rispettivi proprietari impantanate a causa del fango generato dalle forti piogge. I proprietari della vicina cantina “Le Manzane” hanno messo a disposizione un trattore che sta rimettendo in carreggiata, una ad una, le auto bloccate. Le manovre del mezzo agricolo stanno giocoforza comportando alcuni rallentamenti al traffico. Intanto, con i ciclisti ancora impegnati sul Grappa, mancano poco più di 80 km all’arrivo a Bassano.

14.25: Scene in perfetta narrazione da “tappone di montagna” sulla strada verso il Grappa: la grafica evidenzia che la salita sarà particolarmente lunga (18 km con pendenza media di circa l’8%), ciononostante l’impressione è comunque che i ciclisti non saranno mai soli ma sempre affiancati da tifosi entusiasti.

14.10: Spettacolo a Ca’ del Poggio sotto la pioggia, spettacolo sul Grappa sotto il sole: è iniziata la prima salita al Monte dei ciclisti con moltissimi tifosi già nei primi tornanti e alle prime asperità: un assaggio di quello che si potrà vedere in vetta, dove le strade sono regolarmente percorribili. Nessuna variazione al percorso, dunque, dopo il maltempo notturno. Si distinguono a bordo strada molte bandiere della Slovenia, il Paese della maglia rosa Tadej Pogacar. Ai microfoni di Rai 2 interviene il Gruppo Alpini di Semonzo: “Siamo i custodi del Grappa” affermano con orgoglio.

13.55: Anche il maestoso Tempio canoviano di Possagno, raggiunto dai ciclisti al termine di un lungo rettilineo, si gode la sua meritata passerella televisiva. Intanto il Monte Grappa è sempre più vicino.

13.50: Mentre i ciclisti transitano nell’ordine a Crocetta del Montello, Cornuda, Pederobba e Possagno, Rai Sport ricorda l’ex campione Davide Rebellin, scomparso tragicamente per un incidente stradale.

13.35: Decisamente più “fortunata” la destra Piave, in fatto di condizioni meteorologiche, durante il passaggio del Giro sul quale adesso splende il Sole. Molto colore ai bordi delle strade, dove tra un tifo da stadio e l’altro si è visto pure un cavallo vestito di rosa. Una presenza singolare che non è sfuggita nemmeno al profilo ufficiale X del Giro d’Italia.

13.20: Ciclisti sempre più vicini alla destra Piave trevigiana, intanto la buona notizia è che, sia pure un po’ timidamente, sulla Corsa rosa è finalmente spuntato il sole.

13.05: Passato il centro di Pieve di Soligo, dove le campane del Duomo hanno suonato per salutare il loro passaggio (dall’ingresso nel territorio comunale all’uscita), i ciclisti hanno toccato di nuovo Sernaglia della Battaglia, Comune che può vantare due passaggi della Corsa rosa nel giro di tre giorni, e ora corrono verso il Ponte di Vidor.

13.00: Il gruppo va sgranandosi mentre passa da Refrontolo a Pieve di Soligo, dove a brevissimo attraverserà il centro città. Intanto nuova passerella televisiva per le Colline del Prosecco patrimonio Unesco, bellissime anche con il cielo plumbeo. Tifosi numerosi a bordo strada sotto gli ombrelli, mentre i due fuggitivi Ballerini e Germani stanno per essere ripresi.

12.45: Chi se ne importa della pioggia, il Muro di Ca’ del Poggio è il solito spettacolo. I corridori sono impegnati in una salita che arriva a sfiorare il 20% di pendenza. Ritmo compassato per il gruppone, con qualche piede a terra a inizio salita per un mix di bassa velocità e sede stradale di dimensioni ridotte. Stimate circa 20 mila persone per il Gran Premio della Montagna di quarta categoria, vinto da Germani.

12.40: Arrivano rassicurazioni a proposito della presenza di neve/nevischio sul Monte Grappa dopo il maltempo della scorsa notte: il manto bianco non si trova, per fortuna, sul fronte che verrà percorso dai corridori. Tra pochi istanti ci sarà l’assalto al Muro di Ca’ del Poggio, dove l’entusiasmo è già incontenibile.

12.35: Doveroso e meritato il ricordo, da parte dei telecronisti di Rai Sport, del mito del ciclocross Renato Longo nel momento in cui il Giro è transitato nella sua città, Vittorio Veneto. Intanto la tv indugia spesso e volentieri, dall’elicottero, sui laghi del Vittoriese, dal Morto al Restello a quello di Lago. Menzione in telecronaca anche per il Mondiale di Gravel disputato a Pieve di Soligo. Spicca, in centro a Tarzo, un enorme Tricolore italiano su un edificio.

12.30: In leggero ritardo rispetto alla cronotabella, i ciclisti stanno entrando a Revine Lago da Longhere di Vittorio Veneto. Si vedono le prime delle tante ali di folla che “scorteranno” i ciclisti verso Bassano, dove si arriverà tra circa 165 km.

12.20: Il Giro è rientrato nella Marca, salutando definitivamente la provincia di Belluno: in questi istanti sta passando accanto al casello autostradale di Fadalto – Lago di Santa Croce, ovviamente chiuso al traffico così come l’Alemagna. Inizia dunque la lunga discesa del Fadalto, poco fa una prima caduta in gruppo. Due ciclisti, tra cui l’italiano Ballerini, stanno cercando di staccarsi. Mancano ancora più di 170 km all’arrivo.

12.10: Dopo un pre-avvio molto lento, a La Secca è stato dato il via ufficiale alla tappa e il ritmo si è subito innalzato. Come sa chi ha seguito tappe di edizioni precedenti, con la pioggia la discesa del Fadalto può essere molto insidiosa per i corridori, che percorreranno la Statale 51 di Alemagna fino a Porta Cadore. Meteo davvero inclemente in questo momento.

11.55: Partiti! Il gruppone guidato dalla maglia rosa è partito in leggero ritardo da Alpago, sotto la pioggia. Pochi minuti e i ciclisti (ri)entreranno nella Marca via Sella di Fadalto. Massima attenzione dovrà essere prestata alla sede stradale, in molti tratti bagnata per le piogge cadute in mattinata.

Il giorno tanto atteso è arrivato: oggi sabato si deciderà tutto o quasi nel Giro d’Italia di ciclismo 2024, fin qui dominato dal fuoriclasse sloveno Tadej Pogacar. La tappa romana di domani, l’ultima di questa edizione, sarà più che altro una passerella.

Il tracciato creato dagli organizzatori per la penultima tappa è particolarmente suggestivo: partenza da Alpago, con il Lago di Santa Croce a fare da cornice, discesa fino a Porta Cadore di Vittorio Veneto via Fadalto, poi un po’ tutta la Pedemontana trevigiana fino a salire per ben due volte il Monte Grappa.

Il meteo si presenta incerto, dopo le nuove sfuriate temporalesche di ieri sera, ma non basteranno certo nubi minacciose o un po’ di pioggia (che per la verità in alcune zone dell’Alta Marca ha già iniziato a scendere copiosa verso le 10) a frenare l’entusiasmo contagioso delle migliaia di appassionati pronti a creare ali di folla al passaggio dei corridori, e anche ben prima.

Il “via” alla tappa sarà dato poco prima di mezzogiorno da Alpago, poi tutti in Alemagna, in Vallata, a Pieve di Soligo, Ponte di Vidor e destra Piave prima del Grappa. Particolarmente suggestivo sarà anche l’arrivo, in una città cara a tutti come Bassano del Grappa.

(Hanno collaborato da Tarzo Matteo De Noni, dal Muro di Ca’ del Poggio Arianna Ceschin e Simone Masetto, da Pieve di Soligo Beatrice Zabotti, da Sernaglia della Battaglia Antonella Callegaro, da Vidor Luca Collatuzzo. Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata – Regione Veneto)
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