Orsago, incidente alpinistico per un rocciatore di 66 anni: vola dal “Campanile Carducci” di Auronzo e si ferisce alla caviglia. Recuperato con il verricello

Giornata molto intensa per Soccorso alpino e speleologico veneto e Suem, chiamati a più riprese sulle montagne della regione, e in particolare in Cadore e Ampezzo, per soccorrere persone in difficoltà. Tra queste c’è stato anche un rocciatore orsaghese, trasportato all’ospedale di Belluno.

Alle 14 di oggi l’eliambulanza è volata lungo il sentiero 215 che porta al rifugio Vandelli (in foto) per un escursionista con una lussazione alla spalla. Calati con il verricello medico e tecnico di elisoccorso, al ragazzo è stata riposizionata la spalla. Imbarcato con un verricello di 20 metri, il 28enne romano F.F. è stato trasportato all’ospedale Codivilla di Cortina d’Ampezzo.

Subito dopo, l’elicottero è stato inviato ad Auronzo di Cadore per un incidente alpinistico. Primo di cordata, uno scalatore era volato sull’ultimo tiro della Via Happacher – Ricoli, sul Campanile Carducci, Gruppo del Giralba. L’uomo, con un probabile trauma alla caviglia, è stato parancato fino in cima dal compagno. Sbarcati in hovering, équipe medica e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure al rocciatore, C.F., 66 anni, di Orsago, caricato a bordo con 5 metri di verricello e portato all’ospedale di Belluno. Il compagno di cordata è sceso da solo.

Nel primo pomeriggio l’eliambulanza è stata impegnata anche a Cortina d’Ampezzo lungo la Via del Buco (Lagazuoi), dove un alpinista 47enne di Milano, perso un appiglio, era caduto e si era fatto male al viso. Il tecnico di elisoccorso è stato avvicinato alla parete con un verricello di 50 metri e ha prelevato l’infortunato. In una seconda rotazione è stato anche recuperato il fratello. Destinazione finale l’ospedale di Cortina. In mattinata, la Centrale operativa era riuscita a risolvere con consigli telefonici le difficoltà di un escursionista di Silea che aveva perso l’orientamento tra gli schianti in Val Visdende.

Alle 13.50 la Centrale del Suem era stata allertata per una 26enne vicentina caduta per alcuni metri sulla Ferrata di Punta Anna, S.T. di Creazzo. La ragazza stava salendo assieme a un amico, ha lasciato la presa del cavo perché le hanno ceduto le braccia ed è volata in basso rimanendo agganciata e riportando tagli al volto e alla gamba. Sbarcato con un verricello di 30 metri, il tecnico di elisoccorso l’ha assicurata, liberata dal vincolo e recuperata. Mentre il compagno rientrava in autonomia, la ragazza è stata accompagnata al Codivilla.

(Foto: Cnsas Veneto).
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