Veneto, 200 mila posti liberi per vaccinarsi contro il Covid-19. Zaia: “Chi lavora nella scuola deve vaccinarsi”

Questa nuova fase dell’emergenza Covid si dimostra ancora poco aggressiva dal punto di vista dei ricoveri in ospedale: per il presidente del Veneto Luca Zaia questo è un dato importante perché l’effetto dei vaccini è evidente e le vaccinazioni sono fondamentali.

Da qui all’8 settembre in Veneto ci sono 200 mila posti liberi per vaccinarsi ma Zaia ha evidenziato un calo evidente, forse dettato dalla fase estiva che entra nella parte calda, con circa 3.600 prenotazioni al giorno.

Zaia ha ricordato che la vaccinazione resta volontaria ma nello stesso tempo ha invitato i cittadini ad approfittare di questo momento per vaccinarsi perché, con l’arrivo dell’autunno, in molti potrebbe decidere di farlo e poi potrebbero nascere dei disagi.

Verso metà agosto dovrebbero arrivare molti vaccini e il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, sta lavorando per l’accordo con le farmacie per i prezzi contingentati per i tamponi.

Ad oggi, con i prenotati e i vaccinati, per l’8 settembre in Veneto ci sarà il 75,3 % di persone che avrà avuto almeno una dose di vaccino contro il Covid-19 (l’obiettivo è di arrivare ad ottobre all’81-82%).

Questi i dati di oggi, lunedì 2 agosto 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 460 nuovi positivi al Covid, 10.947 tamponi, 145 ricoverati in area non critica (uno in meno di ieri) e 19 pazienti in terapia intensiva Covid (uno in più di ieri), 353 pazienti non Covid in terapia intensiva, 11.639 morti in totale e 22.487 pazienti dimessi dagli ospedali.

La copertura vaccinale in Veneto è questa: 99% dei cittadini sopra gli 80 anni, 91% per la fascia 70-79 anni, 86% per la fascia 60-69 anni, 77% per la fascia 50-59 anni, 68% per la fascia 40-49 anni, 63% per la fascia 30-39 anni, 68% per la fascia 20-29 anni e 49% per la fascia 12-19 anni.

“I ragazzi si stanno vaccinando – ha affermato Zaia -, andate in un centro vaccinale e vedrete quanti ragazzi in età scolastica ci sono in questi giorni. Dopodiché ce ne saranno in vacanza, ce ne saranno alcuni che stanno riflettendo: io immagino che comunque questo 49% non sia un punto di arrivo perché da quello che si capisce c’è una disponibilità alla vaccinazione. Il vero target è chi lavora a scuola deve vaccinarsi”.

In Veneto, una delle regioni più virtuose d’Italia da questo punto di vista, l’81% di docenti e operatori sono vaccinati.

“L’appello che faccio a chi opera nelle scuole – ha affermato il presidente del Veneto -, sto parlando di insegnanti e di tutti coloro che vi operano, è quello di valutare seriamente di fare la vaccinazione. Noi dobbiamo fermare la circolazione del virus”.

Zaia è tornato sull’argomento dei video dove lui e l’assessore alla sanità Manuela Lanzarin dicono di non vaccinarsi: “Lo dico a quei lazzaroni che continuano a diffondere il video mio e dell’assessore quando dico ‘io non mi vaccino e neanche l’assessore non si vaccina’. Il discorso finiva dicendo ‘lo faremo quando arriverà il nostro turno’. Hanno tagliato quel pezzo e continuano a diffondere questo video. Io sono vaccinato con due dosi Pfizer”.

“Non si fanno queste robe – aggiunge – la tua libertà finisce dove inizia la mia. Se sei contro i vaccini io rispetto la tua idea ma non puoi diffondere video nostri, tagliati maldestramente, per far credere che noi non ci vacciniamo. Dai, è scorretto”.

Il Green pass, obbligatorio dal 6 agosto per entrare nei ristoranti al chiuso, nei musei, nei cinema, nei teatri o per partecipare a fiere, congressi e altri eventi, si potrà ottenere anche con il tampone ma Zaia non ha escluso che quest’ultimo, in futuro, possa non essere più gratuito.

Il presidente della Regione Veneto ha parlato anche delle aggregazioni nelle spiagge e nelle piazze mentre alcune realtà, come le discoteche, sono ancora chiuse: “Io penso che non sia corretto. Stanno saltando letteralmente aziende, lavoratori che non hanno più il posto di lavoro e quello che vieti di fare a loro glielo fai fare, girandoti dall’altra parte, a tutti gli altri in maniera sporadica. Io avrei approfittato dei locali pubblici per fare una campagna di screening importante, magari anche di promozione delle vaccinazioni”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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