Veneto, entrano in campo i medici di medicina generale nella campagna vaccinale contro il Covid. Lanzarin: “Anello fondamentale”

Il Coronavirus continua a circolare anche nella Regione Veneto con un aumento dei contagi e dei ricoveri in questa nuova fase della pandemia.

Le autorità della Regione Veneto hanno incontrato nella giornata di ieri i medici di medicina generale (le tre sigle sindacali) per la chiusura di un nuovo accordo che prevede l’entrata in azione di questa categoria che darà il suo contributo nella campagna vaccinale contro il Covid.

L’assessore regionale alla salute, Manuela Lanzarin, ha ricordato che i medici di medicina generale in Veneto sono 3.100 e hanno avuto un ruolo importantissimo per intercettare i positivi al Covid con i tamponi.

“Credo che il Veneto sia l’unica Regione in Italia che ha avuto un’adesione così importante per quanto riguarda la fase di tamponi, che continua anche tutt’ora e che prevede tutta una serie di azioni – ha spiegato l’assessore Lanzarin -, tra cui anche tutte le azioni contumaciali. I medici di medicina generale hanno comunque dato il via a moltissime azioni contumaciali, anche in sostituzione a quelli che sono poi i servizi che fanno i nostri Sisp (Servizi di Igiene e Sanità Pubblica). Sono stati e sono un anello fondamentale; lo sono e lo saranno tutt’ora, oggi ancora di più per quanto riguarda il piano vaccinale”.

L’esperienza nella vaccinazione antinfluenzale dei medici di medicina generale si aggiunge alla conoscenza dei propri assistiti che magari hanno delle criticità particolari.

Con i medici di medicina generale ieri è stato definito l’accordo generale che discende da un accordo nazionale.

“Noi abbiamo ragionato su tre tipologie di vaccinazione che possono coinvolgere i medici di medicina generale, i medici di famiglia, e quelli a domicilio – ha aggiunto l’assessore Lanzarin -, quelli dei propri assistiti più fragili che devono essere raggiunti a domicilio. L’accesso a domicilio è quantificato in 18,90 euro più sommiamo il prezzo per l’inoculazione che è 6,16 euro. Nel caso in cui la vaccinazione possa essere fatta presso i loro ambulatori la previsione è quella dello stesso prezzo che viene pattuito quando c’è la vaccinazione antinfluenzale, che è 6,16 euro a inoculazione. Se ci sono due dosi viene raddoppiato”.

La terza tipologia, sempre con gli stessi prezzi, è prevista qualora i medici possano utilizzare strutture messe a disposizione dai Comuni o dalle aziende sanitarie.

I rappresentanti sindacali dei medici di medicina generale hanno chiesto un giorno per rivedere i contenuti dell’accordo che sono stati comunque condivisi con la Regione: l’accordo è concluso ma manca solo la formalità che avverrà con un passaggio con delibera di giunta che dovrebbe arrivare martedì prossimo (i medici inizieranno con un contingente a domicilio e con i loro assistiti).

L’assessore Lanzarin ha aggiunto che sono state individuate nuove categorie per le vaccinazioni: i “super fragili” e poi si procederà per classi di età.

Questi i dati di oggi, mercoledì 10 marzo 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 4.147.487 tamponi molecolari, 3.376.022 tamponi rapidi, 43.293 tamponi nelle ultime 24 ore, 1.561 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 346.436 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 30.788 positivi in questo momento, 1.504 ricoverati di cui 166 terapie intensive (sei in più di ieri) e 1.338 ricoverati in area non critica (42 in più di ieri), 10.023 morti in totale (14 morti in più di ieri) e 16.581 dimessi (62 dimessi rispetto a ieri).

La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è del 3,60%.


(Foto: archivio Qdpnews.it).
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