Le varianti della Statale Alemagna e la viabilità bellunese in generale saranno oggetto di un incontro al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti: ne ha parlato ieri lunedì il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin direttamente con il ministro Matteo Salvini.
L’occasione è stata la posa della prima pietra del collegamento ferroviario all’aeroporto “Marco Polo” di Venezia, a cui Padrin ha preso parte come vice presidente dell’Upi regionale, in rappresentanza di tutte e sette le Province venete.
A margine della cerimonia, Padrin ha incontrato brevemente il ministro e vicepremier e gli ha sottoposto la questione sia della viabilità olimpica sia anche delle altre criticità infrastrutturali bellunesi, in particolare la 203 Agordina.
«Il ministro Salvini ha confermato lo stanziamento per le varianti di Cortina e Longarone, e mi ha assicurato una rapida programmazione per un incontro a Roma, a 360 gradi, sulle infrastrutture del territorio bellunese» afferma Padrin, secondo il quale «i ritardi sulle opere per le Olimpiadi sono ormai acclarati, ma ci dovrà essere il modo per accelerare. Non dimentichiamoci però che oltre al collegamento con Cortina ci sono altre strade fondamentali per la nostra provincia, su tutte la 203 Agordina, ed è uno dei temi che ho anticipato al ministro».
Code in Alemagna, “comprendo il disagio ma dimostrano l’appeal dei nostri monti”
Il presidente della Provincia dolomitica ha sottolineato anche i rallentamenti e le code verificatesi domenica sulla Alemagna: «Una strada che così come è oggi non è in grado di sopportare flussi di traffico come quelli visti nel ponte dell’Immacolata. Ma che potrà sicuramente funzionare meglio quando saranno completate tutte le varianti, sia quelle di Longarone e di Cortina, per le quali il ministro mi ha confermato che si sta concludendo l’iter autorizzativo, sia quelle della Valboite».
«Comprendo il disagio degli automobilisti che sono dovuti rimanere in coda per ore tra Cortina e la A27 – conclude Padrin -, ma cerchiamo di leggervi un dato positivo: le Dolomiti bellunesi, al primo appuntamento con la stagione sciistica e al primo weekend lungo, hanno risposto con un appeal grandioso. Le nostre montagne sono meta di grande turismo e questo è fondamentale per l’economia del territorio e le comunità locali».
(Foto: Provincia di Belluno).
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