“L’Olio della Serenissima”, due weekend di eventi narrano un prodotto-gioiello. Aperta la mostra su Marco Polo

L’inaugurazione di Olio della Serenissima 2024

Ha preso il via con l’inaugurazione di venerdì 12 aprile la manifestazione “L’olio della Serenissima” a Cappella Maggiore, insieme alla mostra fotografica collaterale “Marco Polo e la Via della Seta: un Viaggio attraverso le Culture: sono in programma fino a domenica 21 aprile visite guidate, conferenze, mercati, degustazioni, attività e mostre d’arte, oltre che incontri con ospiti di rilievo.

Intervista al sindaco Mariarosa Barazza

“L’olio della Serenissima”, eventi e attività per due weekend

L’evento – giunto alla sua seconda edizione – punta a rievocare le suggestioni medievali del legame tra l’antica Repubblica di Venezia e i territori che comprendevano l’entroterra veneto–friulano e della Lombardia Veneta, delle coste dalmate, delle isole greche, di Creta e Cipro, fino alla Turchia, con l’obiettivo di riunire le numerose e pregiate produzioni olearie.

Cappella Maggiore in questo senso è da tempo capofila di una missione di divulgazione e valorizzazione con il Parco didattico tematico dell’Olivo e la Cooperativa Reitia, e con questa manifestazione punta a consolidare un’attività di promozione del patrimonio identitario e culturale della comunità.

Il sindaco Mariarosa Barazza presenta l’edizione 2024

Molti i rappresentanti delle istituzioni presenti, a partire dal sindaco Mariarosa Barazza, che ha fatto gli onori di casa insieme alla giunta e al consiglio comunale. Ringraziando l’essenziale contributo dell’Associazione La Ruota, con il suo presidente Denis Zanette, Barazza ha evidenziato che “la coltura dell’olivo ha un fattore di sostenibilità, perché permette il recupero di terreni e ne garantisce la pulizia”, e ha auspicato che “questo evento possa aiutare a un’apertura verso quello che è diverso da noi”. L’assessore Valentina Ricesso ha sottolineato la dimensione di “evento diffuso” per questa manifestazione, realizzata grazie alla rete con tante realtà del territorio.

Accomunati con Cappella Maggiore dal titolo di “Città dell’olio”, il Comune di Fregona è soggetto attivo in questa edizione: lo ha ricordato nel suo intervento l’assessore Andrea Falsarella, che ha messo in evidenza le due attività in programma nel territorio comunale e auspicato che la collaborazione si possa consolidare in futuro. Erano presenti anche il sindaco di Sarmede Larry Pizzol e quello di Colle Umberto Sebastiano Coletti, l’assessore di Belluno Franco Roccon e il presidente di Piave Servizi S.p.A Alessandro Bonet.

“L’inscindibilità del binomio tra produzione e narrazione per dare il giusto valore all’olio” è stata al centro dell’intervento di Antonio Balanzano, direttore Città dell’Olio, che ha pure osservato l’opportunità di crescita del territorio nel segno dell’olivicoltura. Tiziana Gottardi, vice presidente Consorzio Pro loco Prealpi, ha ricordato “la mission di promozione turistica del territorio sotto una lente di coltura diversa, storica e pregevole, grazie al volontariato e al lavoro con le Amministrazioni”.

Margherita Bovicelli, agente consolare onorario in Kalamata (Grecia), ha raccontato i sentimenti di curiosità, sorpresa ed entusiasmo all’incontro con il territorio dell’Alta Marca: “Percorriamo la stessa strada di dialogo e amicizia in una direzione di sostenibilità”.

Nel suo messaggio di saluto inviato per l’occasione, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha elogiato l’iniziativa, che “rievoca delle produzioni sinonimo di eccellenza e qualità, e permette di riavvolgere i fili della memoria e onorare il grande veneziano Marco Polo”.

“Non serve al territorio se non serve il territorio”: così Flavio Salvador, vicepresidente di Banca Prealpi SanBiagio, main sponsor dell’iniziativa, e presidente dell’associazione di mutuo soccorso NoiXNoi, parlando dell’istituto di credito cooperativo con sede a Tarzo che quest’anno compie 130 anni dalla sua fondazione, nel 1894; egli ha auspicato la riscoperta delle relazioni partendo dalla concretezza del lavoro e dei prodotti dell’uomo, anche grazie a questo tipo di iniziative.

Cappella Maggiore comune sostenibile 2024

Il vice presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Vincenzo Sacchet è intervenuto per evidenziare l’importanza del prodotto dell’olio in un territorio dedito principalmente alla viticoltura e ha partecipato, insieme al direttore Città dell’Olio Balenzano e al sindaco Barazza, alla consegna della bandiera della Rete dei Comuni sostenibili.

Infine gli ospiti cinesi, il senatore Giuseppe Zhu e la maestra Cai Lingling, che hanno ricordato la vocazione di comunicazione e quindi di amicizia e pace tra i popoli della Via della Seta, come Italia e Cina, punto di partenza e di arrivo del viaggio del veneziano Marco Polo.

La cerimonia di apertura si è conclusa con il taglio del nastro al padiglione e la benedizione officiata dal parroco don Riccardo Meneghel insieme a don Mario Borga.

Aperta la mostra “Marco Polo e la Via della Seta: un Viaggio attraverso le Culture”

L’inaugurazione della mostra dedicata a Marco Polo

Un mondo dietro ogni fotografia – ad opera di Andrea Bonetti, Yiorgos Prinos, Tassos Vamvakas, loannis Grigoropoulos – dove sono ritratti paesaggi e persone che continuano a vivere e lavorare lungo le rotte millenarie della Via della Seta, e un’arte fine di cura ineccepibile e minuzia di particolari, quella della maestra di ceramica Cai Lingling. È racchiuso tutto nella mostra “Marco Polo e la Via della Seta: un Viaggio attraverso le Culture” ospitata in sala Gacma e aperta sempre nella cerimonia con la Banda cittadina.

In questa sede è intervenuto il primo cittadino di Nove (Vicenza) Luca Rebellato: “Grazie a Marco Polo, Nove è diventata terra di produzione di ceramica: nel Seicento nacque infatti a Nove la prima manifattura di ceramica, l’‘Antonibon’, azienda che lavorava per i nobili veneziani cercando di copiare le opere cinesi. Siamo entusiasti di questa iniziativa di collaborazione”.

Una sala della mostra

Vienna, l’impresa record da Venezia a Pechino

Ha raccontato infine la sua incredibile impresa di esplorazione e cammino lungo la Via della Seta Vienna Cammarota, trekker 73enne originaria di Paestum, nell’attuale Campania, che due anni fa è partita da Venezia per un percorso a tappe verso la Cina, sulle orme di Marco Polo: “Sto facendo questo cammino perché, dopo aver finito il viaggio di Goethe dalla Boemia alla Sicilia, ho deciso di mettermi in gioco rivolgendo il mio pensiero a Marco Polo”.

“Marco Polo ci ha dato tantissimo, facendoci conoscere un mondo totalmente diverso dal nostro eppure mai raccontato nella sua piena verità – ha affermato -. Nel percorso della Via della Seta ci sono ancora alcuni ostacoli nel superamento dei confini, perciò in alcuni casi ho dovuto rinunciare ad entrare in alcuni stati”.

“Non cammino e basta, ma faccio riferimento alle Ambasciate, ai Ministeri, cercando di penetrare nel profondo del Paese: storia, tradizioni, incontri e persone – ha concluso -. La cultura ci fa costruire quei ponti di amicizia e conoscenza oltre le difficoltà e la guerra”. Vienna, fermatasi per la stagione invernale, riprenderà a maggio la sua impresa, ormai alle soglie dell’ingresso in Cina.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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