È stata inaugurata ieri sera l’edizione 2021 di Artigianato Vivo a Cison di Valmarino: mentre ai varchi d’ingresso si presentavano i primi visitatori, al Teatro La Loggia, in piazza, si è riunita in platea quella che il sindaco Cristina Da Soller ha definito “la famiglia” dell’evento, composta da autorità politiche e rappresentanti di associazioni del paese, di categoria e delle forze dell’ordine, tutti in qualche modo vicini alla manifestazione.
Il “buon compleanno” ad Artigianato Vivo, giunto alla 40esima edizione (41esima calcolando l’annullamento dell’anno scorso), è stato quindi augurato con un momento di raccoglimento e di riflessione sulla ripartenza di un evento divenuto ormai caratterizzante in Vallata.
Ad aprire la cerimonia, moderata da Giancarlo De Luca, sono stati il primo cittadino e il presidente della Pro Loco, Giorgio Floriani, che hanno spiegato come sia avvenuta l’ideazione della versione ristretta dell’evento e di come l’impegno dei volontari abbia aiutato a superare le varie difficoltà organizzative. Tra gli ospiti c’erano l’europarlamentare Gianantonio Da Re, la senatrice Sonia Fregolent, i consiglieri regionali Alberto Villanova e Tommaso Razzolini e Marianella Tormena per la Provincia di Treviso.
Tre entrate contingentate al posto di una, la richiesta del Green Pass e di una prenotazione online a tutti i visitatori, tamponi ogni 48 ore per i volontari privi della certificazione e l’assenza di spettacoli e intrattenimenti musicali: questi i parametri per garantire la sicurezza all’interno del perimetro di Artigianato Vivo.
Operazioni che hanno richiesto, a detta degli organizzatori, un totale ripensamento dell’evento a partire dalla disposizione degli espositori.
“Negli anni passati molti artigiani stavano al chiuso, quest’anno abbiamo cercato il più possibile di utilizzare gli spazi all’aperto” afferma Floriani. Il punto di ristoro, contingentato all’ingresso, è stato organizzato alle Case Marian per avere un maggiore controllo sul pubblico e mantenere le distanze tra le tavolate e durante le ordinazioni.
“Siamo una delle manifestazioni più grandi: dobbiamo essere un buon esempio per le altre” ha precisato Floriani.
Si è parlato di “rischi” con il sindaco Da Soller, quelli che bisogna assumersi come amministratori per portare a casa delle soddisfazioni e quelli che bisogna evitare per organizzare una manifestazione che solitamente richiama migliaia e migliaia di visitatori ogni giorno: “Ce l’abbiamo fatta perché abbiamo una squadra e delle istituzioni presenti e solidali. Non fa piacere leggere su Facebook insulti ai volontari, che hanno fatto gratuitamente dei sacrifici per dedicare del tempo al paese”.
Dopo gli interventi di alcuni ospiti e il ringraziamento alle associazioni (in particolare la Via dei Mulini è stata fondamentale per ricostruire la storia della manifestazione nei suoi 40 anni d’età) Da Soller ha voluto consegnare a Floriani un’opera artigianale che simboleggia la caparbietà e la dedizione con cui la sfida di Artigianato Vivo è stata superata, almeno fino al suo esordio.
“Quarant’anni non sono pochi – ha commentato – vuol dire che a Cison ci sono state delle persone votate al volontariato, che hanno portato avanti la missione fino a oggi”.
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