C’è una piacevole abitudine che da oltre un ventennio allieta le estati cisonesi. Si tratta di una collana editoriale che di anno in anno si arricchisce di una nuova perla.
Stiamo parlando del Quaderno del Mazarol, giunto ormai alla XXI edizione. Più che di un quaderno, si tratta di un vero e proprio libro di 336 pagine, illustrato da oltre 600 immagini.
“La Luce nella montagna. Grotte, abissi e cavità della Vallata e della valle del fiume Soligo” questo il titolo dell’opera, i cui testi sono stati curati da Cristina Munno e Vladimiro Toniello, mentre la realizzazione ha visto la luce grazie dall’associazione” Via dei Mulini”, in collaborazione con il Gruppo Speleologico del Cai di Vittorio Veneto, con il l patrocinio dei comuni di Cison di Valmarino, Follina, Miane e Revine Lago e con il sostegno di Banca Prealpi SanBiagio.
Il libro, che è stato presentato ieri sera al teatro La Loggia nell’ambito della rassegna Artigianato Vivo, oltre a raccontare la formazione geologica del territorio prealpino dei quattro comuni, descrive la formazione delle ottanta grotte finora censite e il ruolo storico e sociale di queste cavità in rapporto al lavoro umano, alle leggende e gli aspetti religiosi.
Ne viene narrato l’uso in contesto di guerra, quello didattico e ne sono descritti altri aspetti di interesse naturalistico, quali le presenze biologiche o di formazioni particolari.
Come da consuetudine il pubblico ha risposto in maniera entusiasta, a testimonianza di quanto sia atteso ogni anno il nuovo Quaderno del Mazarol.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: Via dei Mulini).
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