È stata inaugurata nella mattinata di oggi lunedì la rotonda sulla Strada provinciale 15 “Cadore Mare” nel territorio comunale di Codognè. Lo snodo si è concluso nel mese di dicembre ed è stato presentato oggi alla cittadinanza in un incontro che ha visto la presenza del governatore del Veneto Luca Zaia, del sindaco di Codognè Lisa Tommasella, di numerose autorità civili, militari e religiose. Presente anche l’ex sindaco del Comune (ora consigliere regionale) Roberto Bet, firmatario del protocollo d’intesa che ha dato il via ai lavori, e i vertici di Piave Servizi a partire dal presidente Alessandro Bonet.
“Di rotatorie ne ho fatte 450 quando ero presidente della Provincia – sottolinea Zaia – e la prima della mia carriera è stata quella di Fossamerlo, per poi passare a quella di Cimetta. L’idea di sopprimere gli incroci pericolosi con le rotatorie è stato vincente, abbassando il numero degli incidenti mortali. Bisogna dire che le strade non sono pericolose, ma siamo noi che le rendiamo tali”.
“Nel 2017 decidemmo di mettere in sicurezza questo tratto di strada – ha ricordato Bet – quando l’ing. Carniel vinse un concorso con questo progetto della rotatoria mancavano i fondi per realizzarla. Credendoci fino in fondo li abbiamo trovati”.
Il costo dell’opera ammonta a 550 mila euro, di cui 150 mila provenienti da fondi propri di bilancio del Comune di Codognè, 200 mila da contributo della Provincia di Treviso e ulteriori 200 mila da Piave Servizi S.p.A.
“La speranza è che questa rotatoria ci aiuti a ridurre gli incidenti, anche mortali, su questa strada – spiega il primo cittadino -, vorrei ringraziare tutti i residenti di via Giulio Cesare e tutti quelli che hanno dovuto subire dei disagi per permettere la realizzazione dell’opera”.
La rotatoria, a 5 braccia, ha un diametro esterno di 40 metri, mentre l’isola circolare centrale ha un raggio di 12 metri. Dal braccio inferiore, attualmente chiuso, si potrà raggiungere la sede di Piave Servizi e via Petrarca. Le opere effettuate agevolano il deflusso del traffico, riducendo la velocità di marcia e rendendo più facili e sicure le manovre di svolta.
Inoltre, sono stati realizzati percorsi ciclopedonali per tutelare il passaggio di cittadine e cittadini che si spostano a piedi e in bicicletta, grazie anche alla predisposizione di nuovi stalli di sosta. “Ci rimane un vecchio impegno – prosegue Zaia – che è quello della pista ciclabile a Cimavilla. Che è un impegno dell’A28, purtroppo io non ero nella ‘stanza dei bottoni’ quando si è deciso”.
L’intero tratto interessato dalle lavorazioni è stato dotato di un nuovo impianto di illuminazione, con lampade a led e segnaletica lampeggiante in grado di garantire livelli di luce uniforme e consentire così il reciproco avvistamento dei veicoli, di eventuali ostacoli e la corretta percezione della struttura viaria.
“La Provincia di Treviso ha attivato un bando nel 2019 per la viabilità provinciale – precisa il presidente Stefano Marcon – mettendo a disposizione 5 milioni di euro. Oggi tocchiamo un esempio di quel bando che nasce assecondando le richieste che arrivano dai municipi. Con quel bando abbiamo finanziato 60 progetti, riuscendo a dar risposte a molte amministrazioni”.
Tutti gli interventi sono stati svolti da Cogefri Infrastrutture S.r.l. con sede a Badia Polesine e Pama s.r.l. con sede a Villorba per le opere stradali, De Zotti Impianti s.r.l. con sede a Torre di Mosto per le opere relative all’impianto di pubblica illuminazione. La direzione dei lavori è stata condotta dallo studio associato di architettura Carniel e Maset di San Vendemiano.
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