In soli tre giorni dalla richiesta del sindaco, partita da una volontà della Pro loco di Colle Umberto, la proposta di deviazione della tappa del Giro d’Italia, la Sacile – Cortina d’Ampezzo, è stata accettata da Rcs, società che organizza la Corsa Rosa.
E’ con soddisfazione che il primo cittadino di Colle Umberto, Sebastiano Coletti, ha annunciato il transito della carovana rosa nella frazione di San Martino – Minelle, per rendere omaggio a Ottavio Bottecchia.
Insomma la corsa a tappe più importante d’Italia ricorderà il grande “Botescià”, il corridore trevigiano che negli anni Venti trionfò al Tour de France: “Era doveroso per noi onorare il nostro illustre cittadino” racconta il sindaco di Colle Umberto, Sebastiano Coletti.
Il primo cittadino del paese alle porte di Vittorio Veneto nei giorni scorsi ha preso carta e penna e inviato una mail a Rcs, alla direzione organizzativa del Giro d’Italia, perorando la causa di una variazione di percorso per commemorare il grande atleta che ha fatto la storia del ciclismo.
Fu il primo corridore italiano a vincere il Tour de France, nel 1924 e in quella occasione fu anche il primo ad indossare la maglia gialla ininterrottamente dalla prima all’ultima tappa. Rivinse il Tour anche nel 1925.
Il mito di “Botescià” non si è scalfito nel tempo, a differenza del monumento a lui dedicato proprio a San Martino di Colle Umberto, nei pressi del quale transiterà la sedicesima tappa del Giro d’Italia, di 212 chilometri.
Fra tre anni ricorre il centenario della vittoria di Ottavio Bottecchia al Tour de France. Quindi il tragitto della tappa rosa farà la deviazione in località Minelle di Colle Umberto dove è ancora in piedi la casa natale di Bottecchia e poi, dopo alcune centinaia di metri, il monumento che tutti conoscono.
“Abbiamo inviato la richiesta il 21 aprile scorso e ricevuto la risposta il 24 aprile. In soli tre giorni abbiamo avuto il benestare di Rcs – sottolinea Sebastiano Coletti, spiegando che in occasione del centenario della vittoria di Bottecchia al Tour de France ci sono in serbo altri progetti.
“Con la locale Pro Loco ci stiamo lavorando – precisa il primo cittadino -. Ci piacerebbe poter acquistare quel che resta della casa natale di Ottavio Bottecchia dagli attuali proprietari e magari trasformarla proprio in un piccolo museo dedicato al grande corridore. Abbiamo tanti progetti in serbo, anche con il comitato provinciale della Fci”.
La casa natale di Ottavio Bottecchia versa in totale rovina ed è di proprietà di alcuni discendenti del grande corridore, morto in circostanze misteriose. Un giallo a distanza di quasi cento anni non ancora risolto.
Per una parte di proprietà non si trovano i discendenti, quindi il Comune ha intenzione di farlo passare come monumento di interesse nazionale per poterlo acquisire direttamente e trasformarlo appunto in memoria storica concreta per il ciclismo e per Ottavio Bottecchia. Intanto, godiamoci il transito a Colle Umberto della tappa e l’omaggio a Botescià.
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