Procede l’iter di approvazione del progetto che permetterà la realizzazione di circa quattro chilometri di nuova condotta adduttrice tra San Martino di Colle Umberto e Castello Roganzuolo, nel Comune di San Fior. L’investimento di Piave Servizi ammonta ad 11 milioni e 100 mila euro, per un intervento che consentirà un sensibile miglioramento del servizio di approvvigionamento dell’acqua potabile, rendendolo più affidabile e idoneo a rispondere alle esigenze richieste dagli scenari futuri ipotizzati da Piave Servizi e da altri gestori del Servizio Idrico Integrato del Veneto Orientale.
La condotta adduttrice esistente risale al 1961. Nel corso degli anni, è stata oggetto di numerosi interventi di manutenzione, ultimo tra i quali il totale risanamento conclusosi nel luglio scorso, che ha permesso di annullare le interruzioni di servizio dovute alle frequenti rotture della condotta, ormai datata.
Tuttavia, la dimensione della tubazione è rimasta limitata rispetto alle esigenze attuali. Il progetto, dunque, si propone di posare una nuova linea di acquedotto con condotte del diametro di 1.000 mm, che abbinata alla vecchia adduttrice completamente riabilitata, sarà in grado – anche mediante l’eventuale interconnessione con le vicine reti idriche – di soddisfare le esigenze di servizio attuali e future di Piave Servizi, nonché gli ipotetici scenari critici analizzati, come carenze idriche o fallanze del sistema acquedottistico di Piave Servizi o dei vicini gestori del Servizio Idrico Integrato. La portata media giornaliera garantita, infatti, potrà variare dall’attuale fabbisogno medio di 250 litri al secondo, fino a 1.200 litri al secondo in caso di necessità.
In dettaglio, la nuova linea di adduzione inizierà dall’attuale serbatoio partitore di San Martino di Colle Umberto, e terminerà in corrispondenza del nodo idraulico posto in via Cal delle Rive, nel Comune di San Fior, dove giunge anche la condotta esistente risanata e sono presenti le connessioni con il serbatoio di Castello Roganzuolo e la condotta di adduzione che prosegue verso valle.
Il tracciato di posa previsto si svilupperà principalmente in campagna, sfruttando il più possibile le aree non coltivate a vite e le capezzagne poste tra i vitigni che caratterizzano l’area di intervento, allo scopo di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente circostante. Tra gli interventi previsti è compresa anche la sostituzione delle condotte di carico e di uscita dal serbatoio di Castello Roganzuolo, fino al punto di collegamento con la tubazione di distribuzione primaria San Fior – San Vendemiano posata lungo la Strada Statale 13 “Pontebbana”, in corrispondenza di via Papa Luciani.
I lavori dureranno circa due anni e si concluderanno indicativamente ad inizio 2026. “Quello in partenza è un intervento strategico per Piave Servizi e l’intero territorio, che consentirà di soddisfare le esigenze dell’utenza attuali, ma soprattutto future, a dimostrazione di un’oculata pianificazione – osserva il presidente Alessandro Bonet – Una parte delle opere è già stata anticipata e conclusa, ovvero il rifacimento delle condotte di carico ed uscita dal serbatoio di Castello Roganzuolo in via Rividella ed il complesso intervento di inserimento di un nodo idraulico lungo la condotta di distribuzione principale a servizio dei Comuni di San Fior e San Vendemiano, che ha permesso e consentirà in futuro, in caso di necessità, di by-passare il serbatoio di Castello Roganzuolo”.
(Foto: Piave Servizi).
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