“Basta molestie! Situazione inaccettabile”: l’Associazione Nazionale Alpini “mette in riga” soci e  simpatizzanti dopo le accuse di Rimini

Avevano scatenato un “pandemonio” mediatico le 150 segnalazioni di molestie compiute da uomini con il cappello alpino durante l’attesa Adunata nazionale di Rimini.

“Dopo l’Adunata di Rimini abbiamo avviato, proprio basandoci sui nostri valori, incentrati su spirito di servizio, solidarietà, amore per la convivenza e la pace, una riflessione profonda e concreta anche sul tema dei comportamenti molesti: in Italia il 31% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale (fonte: ISTAT) – afferma il presidente dell’Ana, Sebastiano Favero -. Parliamo di quasi 7 milioni di donne, ovvero una su tre. Oltre l’80% delle donne è stata oggetto di molestie verbali: fischi, approcci a sfondo sessuale, che in altre nazioni costituiscono reato. È una situazione non accettabile in una società civile e libera, in difesa della quale l’Associazione Nazionale Alpini lavora da 103 anni. Riteniamo perciò che sia importante promuovere un cambiamento culturale che passi in primo luogo attraverso l’esempio”.

È stato perciò avviato da qualche settimana un progetto interno alla più numerosa associazione d’arma del nostro Paese mirato a sensibilizzare i soci a riconoscere comportamenti inadeguati e, al tempo stesso, a fare in modo che tali comportamenti non vengano compiuti da nessuno.

Il direttivo nazionale mira anche ad intraprendere azioni rivolte a tutti, “raccogliendo questa sfida che poche realtà si sono candidate ad affrontare, lasciando le donne spesso sole ad affrontare questo tema, in un clima troppe volte contraddistinto da sterili contrapposizioni”.

“Il nostro percorso comprenderà confronti e alleanze con chiunque voglia veramente dare un contributo positivo perché il cambiamento sia reale, portando il messaggio ovunque sia possibile, comunicandolo ad una platea sempre più ampia – dice il presidente Favero -. Per dare a questa sfida un’opportunità di realizzazione concreta, ci avvicineremo ad essa in modo realmente trasversale, ponendoci in ascolto delle voci più diverse, sempre a disposizione per lavorare con tutti, come abbiamo sempre fatto nella nostra storia, senza preconcetti“.

L’ANA è già al lavoro anche attraverso le sue ottanta Sezioni sparse in tutta Italia ed è stata predisposta una pagina online (www.controlemolestie.it) per chiunque voglia collaborare a questa importante iniziativa. 

(Foto: ANA – archivio Qdpnews.it).
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