Comune e Anpi uniti per un 25 aprile diverso: “Ricordiamo i resistenti di ieri e omaggiamo chi combatte il virus”

Sarà un 25 aprile inusuale, quello che gli italiani celebreranno nella giornata di domani: una festa della Liberazione confinata nelle mura domestiche per combattere un nemico che, nella maniera più subdola, mette a rischio la sicurezza di tutti.

Per celebrare il 75esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, nel rispetto delle norme di sicurezza per contrastare l’emergenza epidemica, il Comune di Conegliano e la sezione coneglianese dell’Anpi hanno unito le forze in un video (qui il link) che sta circolando in rete e che ricorda i resistenti di ieri e omaggia quelli di oggi: coloro che stanno combattendo in prima linea il Coronavirus.

“Nuove Resistenze”, questo è il titolo del video, che vede i contributi del sindaco Fabio Chies, della presidente dell’Anpi di Conegliano, Loretta Bellussi, e di dottori, medici di famiglia e infermieri, oltre a numerose interpretazioni casalinghe di “Bella ciao”, il canto popolare divenuto simbolo del movimento partigiano.

Non potendo svolgersi la consueta cerimonia, nella giornata di domani sarà Chies a portare l’omaggio a nome di tutta la città alla memoria dei resistenti, al monumento ai Caduti in Piazza IV Novembre e al monumento alla Resistenza in via Filzi.

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“Oggi più che mai dobbiamo stringerci attorno ai valori della libertà e dell’uguaglianza, perché sono quelli che ci permettono di andare avanti”, spiega Chies, che consiglia un modo particolarmente significativo per vivere la giornata: “Avendo più tempo a casa, passiamo nella maniera migliore possibile: ricordare, leggere, capire cosa successe e quale deve essere il nostro futuro”.

“Sarà un 25 aprile inconsueto”, è la constatazione di Loretta Bellussi, che ci tiene a sottolineare come il confinamento in casa che stiamo vivendo vada inteso come “un esercizio di cittadinanza” e che, pur isolati gli uni dagli altri, “il momento lo viviamo tutti assieme e questo ci unisce”.

“Grazie alle tecnologie possiamo essere presenti anche quest’anno e omaggiare chi ha combattuto per la Liberazione e sancire ancora dopo settantacinque anni quei principi fondamentali della nostra Costituzione, ottenuti da chi ha combattuto aspramente e ha messo a repentaglio la cosa più grande: la propria vita”.

Inevitabilmente il pensiero va al presente, prosegue Bellussi, e a chi sta combattendo ancora una volta una difficilissima battaglia per il bene comune: “Oggi ci rivolgiamo ai nuovi resistenti: a tutte le donne e gli uomini della sanità italiana, del volontariato, della protezione civile, che negli ospedali, nelle cliniche, negli ambulatori, nelle residenze sanitarie, con disinteresse personale, con coraggio e generosità, rischiando ogni giorno la propria incolumità affrontano ancora una volta un avversario oscuro: la pandemia da coronavirus, tenendo viva la speranza di salvezza e di un miglior futuro”.

(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Conegliano).
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