Sabato scorso udienza di fronte a Papa Francesco: una rappresentanza dei Cavalieri dell’Etere e Yana Gayeva ricevuti per i loro aiuti all’Ucraina

Tra coloro che sabato scorso sono stati ricevuti in udienza da papa Francesco, in Vaticano, c’era anche una rappresentanza del gruppo di Protezione civile-Cavalieri dell’Etere di Conegliano e Yana Gayeva, giovane di origini ucraine che, assieme ai volontari, ha messo in piedi una campagna di aiuti per la propria patria, dilaniata dal conflitto con la Russia.

L’iniziativa era partita lo scorso 28 febbraio, a ridosso dello scoppio del conflitto, con la raccolta di beni di prima necessità nella sede di Protezione civile in via Maggior Piovesana e l’apertura di un conto corrente dedicato (qui l’articolo), con la partenza del primo camion verso la Polonia ai primi di marzo (qui l’articolo).

Aiuti per i quali il gruppo di Protezione civile ha ricevuto dei ringraziamenti dalla comunità di Leopoli (qui l’articolo).

E a raccontare l’udienza di sabato è stato lo stesso Padoan, guida dei Cavalieri dell’Etere, presente all’incontro con il pontefice.

Sabato siamo andati in Vaticano per l’udienza papale, organizzata dal Servizio Emergenza Nazionale di cui sono presidente regionale – ha raccontato – Ero presente assieme a due volontari dei Cavalieri dell’Etere e di Yana, la ragazza ucraina che mi ha dato una mano per la raccolta a favore del suo Paese “.

“Siamo stati chiamati per il lavoro fatto per il popolo ucraino nelle settimane scorse – ha proseguito – Abbiamo avuto il piacere di rappresentare tutti i volontari del Servizio Emergenza Radio Regionale del Veneto, che hanno operato per l’evento”.

Non è la prima volta che incontro il Santo Padre (prima Giovanni Paolo II, poi papa Ratzinger e ora Francesco) ma è stata comunque un’emozione indescrivibile, perché è avvenuta in un momento storico particolare – ha aggiunto – Nel rientro ci siamo fermati ad Assisi per dare un saluto al padre custode della Basilica, che è un nostro paesano”.

E proprio il volontariato fatto in questi tempi difficili è il tema su cui il Santo Padre si è soffermato, anche tramite i canali di comunicazione del Vaticano, sostenendo quanto sia “indispensabile reagire con il volontariato a sostegno dei profughi, non solo nell’immediato, ma guardando al futuro”.

(Foto: per gentile concessione di Gabriele Padoan).
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