“Treno in arrivo da Milano Centrale”: Vittoriese e Bellunese accolgono il convoglio storico di Fondazione Fs (in maxi ritardo)

Il treno di Fondazione Fs Italiane in sosta a Ponte nelle Alpi Polpet

Corsa test con imprevisto, oggi giovedì, per il treno di Fondazione Fs Italiane partito di buon mattino dalla stazione di Milano Centrale e arrivato in Cadore nel primo pomeriggio.

Tutto è andato bene fino, più o meno, alla stazione bellunese di Santa Croce del Lago, dove il convoglio storico ha osservato un lungo stop a causa – secondo quanto trapelato – di un guasto ad almeno una delle due “vecchie” motrici diesel che a Treviso avevano sostituito la motrice a trazione elettrica e che hanno dovuto fare i conti con temperature molto elevate non solo in pianura ma anche in Fadalto, Alpago e Cadore.

Voci di popolo hanno addirittura messo in dubbio, a un certo punto, il regolare arrivo al capolinea del treno storico. La circostanza non si è verificata, ma non si può negare che nel suo segmento bellunese il viaggio sia stato alquanto travagliato.

E così, anche per dare la precedenza ai treni in regolare servizio viaggiatori su una tratta per buona parte monobinario, il convoglio che era atteso alla stazione di Ponte nelle Alpi Polpet intorno alle 12.30 si è palesato solo pochi istanti dopo lo scoccare delle 14. Poi l’inversione del senso di marcia e la ripartenza verso il capolinea di Calalzo – Pieve di Cadore – Cortina, dove l’arrivo è avvenuto con un centinaio di minuti di ritardo.

«Il potenziamento di treni diretti dal Trevigiano e dal Friuli verso Milano è un’ottima notizia, specialmente se – come pare – in questo aumento delle corse verrà inserita anche la “Freccia delle Dolomiti”». È quanto affermava, prima del test, il consigliere provinciale di Belluno delegato ai trasporti, Dario Scopel, in merito ai test di Fondazione Fs italiane (domani è previsto il ritorno a Milano).

«Se viene effettuata una corsa prova, è perché c’è l’interesse a capire se può essere fattibile l’inserimento di un nuovo servizio» commenta il consigliere Scopel. «Di fatto, sarebbe la riproposizione della vecchia “Freccia delle Dolomiti”, un treno diretto Cadore-Belluno-Milano che manca da tanto. Sarebbe interessante anche studiare un passaggio per Feltre, dato che tra pochi mesi la linea sarà elettrificata e quindi adatta a treni moderni, e che la stazione di Feltre rientra tra quelle che saranno oggetto di lavori in vista delle Olimpiadi, con un importo da oltre 3 milioni di euro. Il bacino d’utenza feltrino può essere interessante. E in generale, aumentare i servizi non può che essere un bene per un territorio di montagna, soprattutto quando si tratta di servizi legati ai trasporti in una provincia caratterizzata da grandi distanze. Attendiamo di capire quali saranno le considerazioni di Fs dopo la corsa prova».

Sul tema dei “treni turistici” ha preso posizione, con un lungo post pubblicato sui propri profili social prima del test odierno, anche l’associazione TreniBelluno. Ecco alcuni passaggi significativi: “Ci auguriamo che sia abbandonato ogni ulteriore cenno a qualsiasi contrapposizione fra treni regionali e “treni turistici”, auspicando invece la sinergia e l’integrazione dei servizi che Trenitalia, Treni Turistici Italiani, Dolomitibus, Mobilità di Marca e altre imprese offrono già e che meglio potranno offrire insieme, appunto in modo integrato. Ma sosteniamo da tempo che è necessaria molta più informazione al pubblico delle opportunità già disponibili e che serve qualche miglioramento, tutto ciò prima di lasciarsi ammaliare da clamorose promesse di novità così miracolose.

Oltre all’annunciato servizio notturno periodico Roma – Calalzo, al collegamento Milano – Calalzo per il momento solo chiacchierato, potrebbe non sfigurare un “nostalgiezug” con le vecchie automotrici Diesel per esempio ogni sabato tra Conegliano e Calalzo e ritorno. Non manca poi chi chiede anche la reintroduzione del trasporto auto al seguito che abbiamo conosciuto in prima persona fino al 2011.

Ma per tutte queste possibilità chiediamo: c’è davvero una richiesta del mercato? Sono servizi davvero sostenibili anche dal punto di vista finanziario oppure è un bel giocattolo molto costoso – auspichiamo non a discapito dei regionali – e facilmente destinato a guastarsi?”.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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