Il cielo grigio e uggioso ben rispecchia l’atmosfera calata oggi su Crocetta del Montello durante il funerale di Chiara Bortoletto, anche se all’interno della chiesa splendeva il ricordo di una giovane solare e piena di vita.
La bara bianca di Chiara, 25enne scomparsa lunedì in un incidente stradale a Colfrancui di Oderzo, è stata trasportata dentro la chiesa parrocchiale gremita, (circa cinquecento persone) dopo essere stata attesa da alcuni degli amici più cari all’esterno.
“Vorrei essere discreto e rispettoso della grande sofferenza della famiglia – ha anticipato il parroco don Gianluca Durante, – Ma pochi giorni prima di Natale ho perso il mio migliore amico. Avevamo condiviso tante avventure. “Che scherzo che ci ha fatto” aveva detto una persona cara. Se siamo qui oggi e quindi conoscevamo Chiara, possiamo usare anche noi questa espressione”.
“Chiara era una ragazza che non passava inosservata: una ragazza bellissima, alta, giovane, quasi una fotomodella. Anche se non frequentava la chiesa, quando passava per di qua mi sorrideva sempre. Sorrideva con gli occhi. Era allegra, carica di sole interiore. Sì, era bionda: ma il sole ce l’aveva anche dentro. Penso, quando mi appare il suo volto, alla bellezza della spensieratezza, della gioia, della festa. Penso alla sua positività, al suo carattere estroverso. Penso che qualche volta era lunatica. Tutte qualità bellissime”.
“L’esempio di questa spensieratezza sia però anche un campanello d’allarme per i nostri ragazzi: bisogna ricordare che la vita è un dono e noi dobbiamo custodirla. È preziosa e ne abbiamo solo una. I giovani devono ricordarlo, perché nessun genitore dovrebbe portare una croce così grande”.
Alla fine della cerimonia, all’esterno, tra pianti e stretti abbracci sotto la pioggia, è stata riprodotta la canzone preferita di Chiara, “Essential” dei The Sunvizors, un brano reggae, seguito da uno playlist dello stesso genere.
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