Delle rive del Piave il Comune di Volpago del Montello detiene circa un chilometro sulla sponda destra. La località Cippo degli Arditi, tra la prese X e XII, si trova poco più a valle delle Grave di Ciano, su cui è stato realizzato il progetto delle casse di espansione del fiume per garantire la sicurezza idraulica.
Sul tema il Tribunale Superiore delle Acque di Roma, riunitosi mercoledì 12 gennaio, ha deciso di fare ulteriori approfondimenti prima di rispondere al ricorso del Comune di Crocetta contro la delibera della Regione Veneto che approva quel progetto.
In supporto altri sette Comuni, Montebelluna, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia, Vidor, Pederobba e Moriago della Battaglia hanno proposto il ricorso “ad adiuvandum”, deliberato dalle rispettive giunte.
Anche i consigli comunali avevano espresso la contrarietà all’opera, manifestandola anche pubblicamente con l’esposizione di uno striscione lungo la viabilità principale. Dopo essere rimasto a Giavera, il cartello è tornato a Volpago su un tratto della centralissima via Schiavonesca, a seguito dell’approvazione del ricorso contro la Regione.
L’amministrazione volpaghese, attraverso la sua pagina Facebook “Volpago Informa” ha motivato la scelta ricordando che “il Consiglio Comunale di Volpago del Montello, nella seduta del 17 marzo 2021, all’unanimità ha espresso contrarietà relativamente alla costruzione di casse di espansione sulle Grave di Ciano ritenendo necessario esplorare alternative attraverso la procedura del Contratto di Fiume. Tale modalità prevede di prendere in considerazione l’intera asta del fiume, coinvolgendo tutti gli enti portatori di interessi”.
La proposta dei Comuni rivieraschi dell’Alta Marca è infatti di prevedere una soluzione meno pesante più a valle: “Qualora la realizzazione di casse di espansione risultasse soluzione residuale, si è chiesto di far proprie le indicazioni contenute nel Piano Stralcio Sicurezza Idraulica (P.S.S.I 2010) redatto dall’Autorità di Distretto in cui si individua Ponte di Piave come sito più idoneo, per maggior efficacia idraulica, minor impatto sull’ambiente e sulla salute pubblica, in termini sociali ed economici”.
“Consapevoli inoltre delle criticità legate alla morfologia carsica del nostro territorio, si è deliberato di sostenere, come altri Comuni montelliani, l’azione del comune di Crocetta del Montello. Si vuole ora dare visibilità a tale presa di posizione con l’esposizione di uno striscione che esprime la netta contrarietà all’opera”.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it