L’antica Fiera di Godega di Sant’Urbano, in programma da sabato 29 febbraio a lunedì 2 marzo negli spazi fieristici, è stata preceduta nella serata di ieri, lunedì 17 febbraio, da un convegno intitolato “Quali prospettive per il sistema Prosecco e Pinot grigio?”, moderato da Fiorello Terzariol, ambasciatore delle Città del vino. La tre giorni ospiterà degustazioni, esposizioni di macchine agricole e di tutto quanto interessa viticoltura e giardinaggio.
Un appuntamento che ha riscosso notevole interesse, dato che i mille posti a sedere del padiglione giallo non sono riusciti a contenere tutto il pubblico. Presente anche il governatore del Veneto Luca Zaia, il quale ha colto l’occasione per fare il punto su svariati aspetti legati al mondo del vino.
“Il dibattito sull’uso del termine prosecco, a mio parere, è stato inutile e una cosa non simpatica. – ha esordito Zaia – Tutto si riferisce al decreto deliberato nel 2009, il quale ha consentito di recuperare una fetta di mercato non indifferente“.
Proprio nel 2009, quando Zaia era ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali, il termine non era a uso esclusivo dell’attuale zona della Docg Conegliano-Valdobbiadene, ma era stato autorizzato in cinque province del Veneto (Treviso, Padova, Vicenza, Belluno e Venezia) e in quattro dell’area friulana (Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste). Oltre a ciò chiunque, dopo soli cinque anni di sperimentazione, poteva usufruire del nome “prosecco” per il proprio prodotto.
Quel decreto, quindi, avrebbe avuto “l’effetto di stabilire con chiarezza i confini”, al fine di evitare un utilizzo improprio del termine sia in Italia che in Europa. Ma anche la piantumazione del glera, un vitigno a bacca bianca, e il dibattito sul glifosate sono stati presi in causa nel discorso del governatore.
“Mi rivolgo ai produttori nel dire che non darò la mia autorizzazione per la piantagione del glera. – ha puntualizzato Zaia – Evitate il glera, altrimenti butterete via i soldi: di futuro ne abbiamo con il prosecco. Ci sono stati casi all’estero, come quello avvenuto a Londra con i suoi distributori di prosecco, di abuso del nostro prodotto: i venditori abusivi copiano le grandi marche e ciò è avvenuto anche nel nostro caso. Ci hanno fatto pure tanta pubblicità”.
“Per il glifosate, il mio è un secco no: dobbiamo tutelare tutta la nostra redditività. – ha aggiunto Zaia – Quella del vino è un’industria da miliardi di euro, frutto del lavoro di molta gente: per questo non posso accettare che i produttori siano sempre messi sul banco degli imputati”.
Un’opinione non condivisa dal Friuli Venezia Giulia, regione che avrebbe imboccato un’altra via, complice un recente studio statunitense teso a ribaltare il verdetto sulla pericolosità del glifosate.
Una sostanza che era stata bandita nei regolamenti di Polizia rurale dei quindici Comuni della zona Docg, tutti concordi già nel febbraio del 2018 nel vietare l’impiego di erbicidi contenenti tale prodotto non solo nella coltura vitivinicola, bensì anche in quella erbacea ed arborea. Divieto poi entrato ufficialmente in vigore a partire dall’1 gennaio 2019.
Una posizione ribadita anche dall’assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Pan il quale, oltre a citare i 580 milioni di euro investiti dalla Regione in dieci anni in ambito vitivinicolo, ha tirato in ballo la necessità di porre una certa attenzione alla redditività dei produttori e, quindi, ai prezzi delle uve.
Da parte sua, il presidente del Consorzio di tutela Innocente Nardi ha spiegato come il Consorzio stesso non possa intervenire direttamente nel mercato, ma sia però in grado di fornire tutte le risorse necessarie per rendere qualitativamente sempre più appetibile il prodotto.
Un convegno, quindi, con un focus sulle tematiche principali relative al territorio Unesco, per il quale in questi giorni verrà redatto un vero e proprio piano di sviluppo, che anticipa il tradizionale appuntamento con la fiera, a ingresso gratuito e con circa 150 stand espositori.
Tra le novità, la presenza del padiglione dedicato al turismo sostenibile in Veneto, come ha specificato il sindaco di Godega Paola Guzzo, e la collaborazione con le associazioni di categoria, secondo quanto sottolineato da Paolo Attemandi, assessore all’Agricoltura e Attività produttive del godeghese.
In tale occasione, Zaia ha speso alcune parole anche per l’emergenza mondiale del Coronavirus: “Sicuramente non è una cosa da poco, visto quanti morti ha causato in Cina. Io sono per la quarantena fiduciaria, ma ne usciremo”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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