A meno di due mesi dalle elezioni comunali, che si terranno domenica 14 e lunedì 15 maggio, ancora nessuna candidatura ufficiale arriva dal Comune di Mareno di Piave.
Sembrano però confermati i “rumors” secondo i quali, per il gruppo Uniti per Mareno, a candidarsi a primo cittadino sarà Andrea Modolo (nella foto), attuale numero due della giunta di Gianpietro Cattai, che dopo due mandati non potrà più correre da sindaco.
L’indiscrezione non è ancora stata confermata (ma nemmeno smentita) da Cattai e dal diretto interessato, ma sono in molti a vedere in Modolo la continuazione naturale dei programmi del gruppo civico. L’attesa per il candidato sindaco dell’amministrazione uscente non dovrebbe durare ancora per molto visto che è lo stesso Cattai ad anticipare che la lista “verrà presentata prima della fine della prossima settimana”.
Attualmente all’opposizione con quattro consiglieri, anche la Lega potrebbe svolgere un ruolo importante. I vertici trevigiani del carroccio non hanno ancora deciso se appoggiare o meno l’eventuale candidatura di Modolo visto che nella tornata elettorale del 2018 la Lega candidò Daniele Cattelan.
“Bisognerà prima di tutto scegliere il responsabile elettorale – fanno sapere fonti leghiste – e poi delineare la linea politica”.
Visti i risultati del 2018 in cui Cattai superò il 75 per cento delle preferenze sono in molti a pensare – tra le fila del carroccio – che sia meglio governare (anche senza avere un candidato sindaco) che stare all’opposizione. Non è intenzione della Lega, però, partire come sconfitti.
Dopo l’elezione, alcune settimane fa, del nuovo segretario provinciale della Lega Dimitri Coin, nei prossimi giorni sarà lo stesso Coin a scegliere il responsabile elettorale che svelerà il loro ruolo nelle prossime elezioni amministrative di Mareno di Piave.
Nel caso in cui in lizza per l’elezione a sindaco di Mareno ci sia un unico candidato non è scontata la sua elezione visto che dovrà superare lo scoglio del quorum. Secondo una circolare del ministero di ieri, la soglia da superare sarà del 40% (come per il 2021) degli aventi diritto.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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