Non si era dato pace Alain Fragasso, papà di Jessica, la ragazza di soli 20 anni di Mareno di Piave che aveva perso la vita assieme alla cugina Sara Rizzotto nella serata del 30 gennaio a causa di un incidente stradale avvenuto domenica 30 gennaio lungo l’autostrada A28.
“Se serve arriverò fino al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella” aveva più volte ripetuto Alain mentre chiedeva giustizia per le due ragazze, dopo che all’uomo che aveva causato l’incidente erano stati concessi gli arresti domiciliari in attesa del processo.
Nella mattinata di oggi mercoledì l’inattesa telefonata, quella del Presidente Mattarella: “Ero a casa e ho visto una chiamata con il numero privato – spiega Alain – di solito non rispondo se non vedo il numero ma questa volta l’ho fatto”.
È molta la soddisfazione di Fragasso, perché è riuscito a portare la tragica storia delle due ragazze fino all’attenzione del Presidente: “Ce l’ho fatta – dice – non solo per mia figlia e mia nipote ma per tutte le vittime della strada. Quello che voglio far capire è che il presidente c’è e che è anche disponibile“.
Il presidente Mattarella, durante la telefonata che è durata all’incirca 5 minuti, ha raccomandato ad Alain e a tutti i suoi familiari “di non buttarsi giù e di continuare a lottare”.
“Sono vicino alla vostra famiglia e ho preso a cuore questa storia – ha poi proseguito il Presidente della Repubblica – la terrò sotto osservazione. Farò di tutto per queste due giovani e per tutte le vittime della strada”.
“Questa telefonata arriva in un momento inaspettato – conclude Alain – soprattutto visti gli impegni che ha il Presidente in questo periodo con la guerra tra Russia e Ucraina. La telefonata si è conclusa con lui che ci diceva che ci abbracciava”.
(Foto: web – archivio Qdpnews.it).
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